Nei giorni scorsi sono stati realizzati molti interventi riguardanti la pista ciclo pedonale che collegherà Tortona a Viguzzolo.

Gli operai hanno installato la cartellonistica e soprattutto disegnato il percorso sull’asfalto, destinato purtroppo a sbiadirsi col tempo per cui sarà necessario rifarlo entro due-tre anni. E qui arriva il primo quesito su dove si troveranno i denari, ma ci sarà tempo per affrontare il problema.


La nuova pista ciclabile, che è sicuramente un’idea valida, partirà dalla stazione di Tortona per consentire a chi scenderà dal treno di usare anche subito la bicicletta per girare in città o raggiungere il Comune di Viguzzolo. La pista, però non potrà essere usata mercoledì e sabato mattina perché il tracciato passa proprio dentro il mercato e davanti ai banchetti, ma il problema non è certo grave e i ciclisti se ne faranno una ragione.

La pista, nel suo primo tratto fino a viale Einaudi, passa parallela alla strada dalla quale non è separata da nessun cordolo, mettendo a rischio l’incolumità dei ciclisti, è questo è un problema, ma forse causa la mancanza di spazio, non sarebbe stato possibile realizzarli.

Poi la pista segue un percorso abbastanza sicuro passando in mezzo a viale Einaudi, poi viale De Gasperi, via sacro Cuore fino a Corso Pilotti per poi proseguire fino a Viguzzolo.

Qualcuno ha avanzato critiche (in parte fondate in parte no) sul tratto in via Sacro Cuore, dove qualche automobilista evidentemente non proprio sobrio, è già andato a sbattere contro un cartello piegandolo e danneggiandolo prima ancora che la pista possa essere inaugurata, ma il tracciato in questa strada – peraltro molto larga – è legittimo e non è colpa certo della pista se certi automobilisti la percorrono a velocità troppo elevate.

Sacrosante, invece le critiche sulla pendenza dell’asfalto che è errata: lo si è visto in questi primi giorni di pioggia dove grosse pozzanghere sono rimaste all’interno della pista ciclabile.

Un dubbio che ci assale, però, riguarda la tempistica: perché realizzare tutti questi lavori adesso, poco prima dell’arrivo dell’inverno, quando in bicicletta ci vanno poche persone, e non in primavera? Non si rischia di arrivare a marzo con la segnaletica orizzontale già consumata e poco utilizzata? Non sarebbe stato meglio farli più tardi questi lavori e inaugurare la pista ciclabile all’inizio del 2023?

Riassumendo crediamo che l’idea della pista ciclabile sia buona perché l’uso della bicicletta è importante, benché Tortona come la maggior parte della città italiane rispetto a quelle nordiche dove l’uso della bicicletta è pari a quello dell’auto, non si adatta perfettamente ad ospitare piste ciclabili, ma è giusto provarci, soprattutto se poi la pista ciclabile dovesse proseguire fino a Volpedo.

Certo si dovrebbe anche risistemare il percorso ciclabile che da Tortona raggiunge Castellania che è impraticabile e collegarlo in futuro a Volpedo, così da unire in un unico percorso i poli turistici Tortonesi con i personaggi più Importanti: Fausto Coppi e Giuseppe Pellizza da Volpedo passando da Tortona città di Don Orione e Lorenzo Perosi.

Un percorso che potrebbe davvero sviluppare un certo turismo e se in futuro ci saranno soldi per collegare anche Pontecurone e Castelnuovo Scrivia allora il turismo potrebbe davvero decollare con indubbi vantaggi per l’economia locale, ma questo, allo stato attuale, purtroppo, è solo un sogno.

Angelo Bottiroli