Il giorno 18 luglio, anche per Alessandria e provincia, diventerà operativo l‟utilizzo dell‟arma ad impulsi elettrici, il c.d. “Taser”, per gli operatori della Polizia di Stato (al momento appartenenti all‟Ufficio Prevenzione Generale, alla Squadra Mobile e al Commissariato di Casale Monferrato. Il personale abilitato è destinato ad aumentare col progredire delle fasi di addestramento. Il nome dell‟arma è in realtà un acronimo che corrisponde a „Thomas A. Swift‟s Electronic Rifle‟, ovvero „Fucile elettronico di Thomas A. Swift‟ che emette una scarica elettrica proiettata, a corto raggio, da due dardi collegati all‟arma tramite fili conduttori, il cui effetto è la momentanea inibizione motoria del soggetto attinto dai dardi. L‟utilizzo operativo del Taser, arma non letale, è stato avviato, con un cronoprogramma che ha avuto inizio lo scorso 14 marzo, dopo un‟articolata fase di sperimentazione ed un periodo di formazione ed addestramento degli operatori preposti al controllo del territorio che, valutato lo scenario operativo, potranno fare uso dell‟A.I.E., secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità, per consentire il controllo fisico di un soggetto al fine di renderlo inoffensivo e/o immobilizzarlo, neutralizzandone la minaccia. L‟utilizzo dell‟arma prevede una de scalation, finalizzata a diminuire l’intensità della tensione e dell’aggressività di soggetti aggressivi/non collaborativi, lasciando l‟impiego “vero e proprio” del dispositivo come extrema ratio per la risoluzione dell‟articolato e complesso intervento. Il protocollo operativo prevede infatti prima estrazione dell‟arma con avvisi verbali della presenza della medesima, qualora la condotta aggressiva persista, attivazione dell‟arma ed utilizzazione del crepitio dell‟arco voltaico -Warning Arc – e qualora il soggetto persista ulteriormente nella propria condotta, l‟impiego completo dell‟arma. Tutto il personale della Questura di Alessandria abilitato è stato adeguatamente formato dagli Istruttori di questo Ufficio, attraverso numerose lezioni teoriche e pratiche. Il protocollo in vigore prevede altresì che si dia avviso al 118 del possibile scenario operativo che potrebbe indurre gli operatori a fare ricorso al Taser; il personale sanitario, interverrà esclusivamente in caso di necessità, valutate le condizioni del soggetto. Nella casistica nazionale, da quando è diventato operativo il Taser, su 160 situazioni che hanno indotto gli operatori ad estrarre l‟arma, solo in 15 di esse la stessa è stata utilizzata per neutralizzare il soggetto pericoloso; in nessun caso si sono registrate conseguenze sanitarie degne di rilievo.