Nasce da antica nobile famiglia alessandrina Arruolato in marina consegue il grado Capitano di Vascello Ricordato dalla città con un monumento

Emilio nasce da famiglia altolocata alessandrina; giovanissimo è accolto nel collegio Navale di Genova ov’è inserito nel servizio dell’Armata Sarda, acquisendo il grado di guardiamarina in prima classe.


La sua figura più importante è quella di essere patriota, legato all’Italia ha meritato la medaglia d’oro al valor militare per le sue ragguardevoli operazioni militari.

Trentenne è destinato all’importante missione d’addetto navale presso Sua Maestà Britannica, successivamente inserito alla guida di giovani impegnati nell’assedio di Gaeta; in questa veste acquisisce l’incarico per guidare missioni importanti d’oltre Oceano.

Emilio ha coraggio, è stimato pertanto non esita a navigare nei mari del nord per raggiungere la Baia di Baffin, vicino alla Groenlandia ove posa il tricolore, simbolo della nostra Patria.    

La Marina Militare italiana, dopo il gratificante successo ottenuto nell’Artico, gli affida il comando della maggior unità navale da battaglia, la Corazzata Castelfidardo in un periodo in cui Vittorio Emanuele II, i due Giuseppe: Garibaldi e Mazzini palpitano per la liberazione del settentrione orientale, ancora dominato dell’Austria.

Emilio, In questo momento tanto delicato, è sul ponte di comando della Fregata Re d’Italia, ovvero un tipo di naviglio antisommergibile, agile, munito di cannoni, impiegato nella guerra contro gli austriaci.

La battaglia di Lissa, avvenuta il 20.7.1866 nel mar Adriatico, è fatale per il nostro conterraneo in quanto l’imbarcazione, affidata alla sua abilità, s’inabissa sotto il tiro del nemico: con il suo comandante, con tutto l’equipaggio.

In suo onore, per le sue ardite imprese, Alessandria lo ricorda con un monumento marmoreo.   

                                                                                 Franco Montaldo