“Elevazione spirituale”. Questo il titolo della performance realizzata domenica sera 19 giugno nella collegiata di Santa Maria Assunta, la chiesa del battesimo del Santo Pontecuronese. Nella doppia ricorrenza del 150esimo della nascita del nostro concittadino San Luigi Orione e del Maestro Lorenzo Perosi, il coro San Luigi Orione di Pontecurone e il suo Maestro Gian Maria Franzin non potevano mancare di sottolineare il festoso momento con un evento musicale da dedicare al campione della carità, a cui il coro si intitola, ed al genio della musica tortonese, coetaneo ed amico del nostro caro don Orione. La serata musicale, condivisa e patrocinata dalle parrocchie e dall’amministrazione comunale di Pontecurone e sostenuta dalla collaborazione di Don Paolo Padrini, responsabile dei festeggiamenti perosiani, ha visto protagonisti, oltre alla corale pontecuronese, i cori “Beato Stefano Bandello” di Castelnuovo e “Santa Cecilia” di Pieve del Cairo, che da tempo collaborano tra loro e frequentano il repertorio del Perosi.

In spirito di comunione, si è realizzato un momento di elevazione spirituale attraverso il canto e si sono celebrate con solennità le figure di due sacerdoti che si sono spesi completamente per l’edificazione dell’umanità attraverso l’arte musicale ed attraverso la pratica concreta della carità cristiana.  


Circa 70 coristi, diretti dalla Maestra Lorenza Lombardi, accompagnati all’organo dal m.° Franzin, dal violinista Claudio Trovamala, con l’intervento dei solisti, il soprano Sara Bonini, il tenore Renzo Curone, il basso Piero Santi, sono stati applauditissimi dal pubblico, dai parroci dei paesi delle tre corali e dai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Pontecurone. Al termine dell’esibizione, i coristi sono stati accolti nell’oratorio di San Francesco, per un rinfresco offerto dalla Pro Loco di Pontecurone.

Un’amicizia “antica” quella che legava Don Orione al Maestro Perosi, come ebbe modo di definirla lo stesso Orione in una lettera del 1931, quando sollecitava la venuta del Maestro a Tortona per l’inaugurazione del santuario della Madonna della Guardia.

Entrambi alunni del seminario di Tortona, studiarono e superarono insieme a Voghera anche un esame di cultura che dava diritto di ottenere la riduzione di un anno della leva militare, allora prevista per tre anni. Ma si conoscevano già dal 1891, quando il padre di Lorenzo, il cav. Giuseppe Perosi, maestro di Cappella del Duomo di Tortona, fu chiamato in Pontecurone a dirigere la schola cantorum in occasione delle celebrazioni per il centenario di San Luigi Gonzaga. E il figlio Renzo era tra i coristi.

Negli anni del seminario tra loro la frequentazione si intensificò e si cementò un’amicizia così forte che perdurò nelle successive vicende personali e di cui si trova traccia nella loro corrispondenza. Nella comune e fondamentale vocazione sacerdotale, Luigi si lanciò anima e corpo negli orizzonti senza confini della carità e Lorenzo nella creatività esuberante dell’arte musicale. Riuscirono ad esprimere la loro genialità in ambiti diversi, ma la loro amicizia non fu scalfita né dal tempo né dalle varie vicissitudini della vita.

L’ultimo scritto di Don Orione al già famosissimo Perosi è del 10 agosto 1938, giorno di San Lorenzo: “A Voi, Maestro, genio dell’arte, caro alla Chiesa nonché all’Italia, auguri onomastici fervidissimi”.

Quando il 12 marzo 1940 giunse da Sanremo la dolorosa notizia della morte di Don Orione, il Perosi compose un Requiem per l’amico Orione. Nemmeno la morte poteva troncare la lunga e fraterna amicizia.

                                                                                                    Giovanna Franzin