“Con orgoglio finalmente coroniamo un sogno, un titolo voluto, cercato, sudato e guadagnato”
Queste sono le prime considerazioni dell’istruttore Massimo Romanini che ha visto il suo atleta, Nicholas Lavezzo, poliedrico kickboxer tortonese che combatte nelle specialità kickboxing k1 e Savate, vincitore del titolo italiano prima serie nella specialità Savate (boxe francese) elite A contatto pieno, nel campionato FederKombat che si è svolto ieri a Jesolo.

Un successo molto importante arrivato al termine di un campionato difficile e ina finale ancor di più.
“Cinque riprese dure contro un atleta romano – aggiunge il suo allenatore Massimo Romanini – che è riuscito a mettere in difficoltà il nostro Nicholas solo nella terza ripresa, aggiudicandosi quest’ultimo le altre 4 , portando il verdetto ad una unanime vittoria”.
L’anno scorso purtroppo sfumò il titolo per ” no contest ” dovuto ad una testata involontaria del suo avversario che gli causò una ferita sopra l’occhio destro, “Oggi invece -aggiunge Romanini – i duri allenamenti ci hanno premiato con la vittoria guadagnata e voluta da tempo, portando in alto il nome di Tortona su questa difficile specialità sportiva.”


“L’obbiettivo raggiunto domenica a Jesolo – conclude l’allenatore – è il risultato di enorme fatica e sforzo mio e di Nicholas Lavezzo coadiuvato e sostenuto da altre persone con aiuti finanziari e supporto del loro tifo : Marco De Simone Alekristian Tronza Diego Migliore Vito Brindisi Francesco Stefanelli Carletto Efendi Andrea Mantovani con Azione Tortona!!! Non ultimo l’aiuto tecnico tattico nel poter fare sparring con i loro ragazzi dei coach Alex Piccinini Daniele Di Leo Fabrizio Dellacha Antonello Chiaralba Kessourou Kanoute Marco Biroli la palestra Derthona fitness nella persona di Roberto Rolandi che ci ha sopportato il promoter Roberto Casasco e la società lord of ring nelle persone di Mario Fassetta e Martina Fassetta !!!!! Siamo felici e spero di non aver dimenticato nessuno GRAZIE.”

La Savate è uno sport da combattimento, conosciuta anche con il nome di boxe francese savate. Nacque nei porti di Marsiglia nella seconda metà del XVIII secolo, grazie al contributo di marinai che facevano ritorno dall’Italia, specialmente da Genova (in francese il termine savate significa infatti ‘ciabatta’, con riferimento alle ciabatte che i marinai francesi e italiani indossavano abitualmente all’epoca della sua nascita).

Nella savate è fondamentale possedere un’elevata fluidità, precisione e resistenza. Cresciuta negli ambienti malavitosi marsigliesi, la savate si diffuse soprattutto nell’aristocrazia francese, raffinando le tecniche e donando eleganza al combattimento.

La Federazione mondiale è la FISav (‘Fédération International de Savate’), la cui sede si trova a Thiais. Per le sue particolari caratteristiche è considerata anche un’arte marziale. Infatti, oltre al conosciuto sport da ring, esistono altre discipline associate alla stessa savate che ne arricchiscono le potenzialità, quali la savate self- defence, la savate boxe de rue, canne baton e canne de combat.

Nata nei quartieri più poveri di Parigi e sviluppatasi tra l’aristocrazia francese durante i primi anni dell’Ottocento, è divenuta col tempo anche uno sport da combattimento.

Particolarità di tale disciplina è che i savateur indossano apposite scarpe rigide.

Nicholas (a destra) durante la finale del Campionato Italiano di ieri