In data odierna personale del Commissariato di Sanremo, con l’ausilio di quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Genova, ha dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di cui agli artt.110 e 73 DPR 309/90,  disposte dal GIP su richiesta del Pubblico Ministero.

L’attività investigativa aveva origine alla fine del 2020 a seguito dell’arresto di alcuni giovani sanremesi che venivano trovati in possesso di consistenti quantitativi di hashish e marijuana (oltre che, in un caso, di una pistola cal.38). Tutti gli arresti, accomunati dalla giovane età delle persone coinvolte, lasciavano supporre la presenza di una qualche forma di organizzazione dell’attività di spaccio nel comprensorio sanremese.


Nei mesi successivi venivano svolti numerosi servizi di appostamento e controllo del territorio al cui esito le prime ipotesi investigative venivano confermate con il sequestro di ulteriori ingenti quantitativi di stupefacente, questa volta anche cocaina, e l’arresto di altri giovani, di cui alcuni minorenni, tutti a vario titolo collegati tra loro e molto attivi nella gestione del traffico di stupefacenti e delle piazze di spaccio in città.

Seguendo le direttive del PM. titolare delle indagini, la Sezione Investigativa dava quindi avvio ad una complessa attività d’indagine, anche con l’ausilio di mezzi tecnici, durata fino ai primi mesi del 2021, nel corso della quale venivano effettuati ulteriori riscontro sia in termini di arresti in flagranza sia di sequestro di sostanza stupefacente (marjuana, hashish e cocaina).

Le indagini, che portavano alle odierne misure di custodia cautelare in carcere, hanno evidenziato la presenza di diverse piccole strutture, tutte molto ben organizzate ma strettamente collegate tra loro. Tra gli arrestati, tutti giovani sanremesi di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, alcuni si ponevano, per i loro precedenti di polizia e la spiccata indole violenta, in posizione di vertice, con ruoli di comando e di organizzazione, utilizzando poi altri giovanissimi per lo spaccio al dettaglio e compiti esecutivi. Lo stupefacente veniva custodito nei luoghi più disparati, sia in abitazione sia all’interno di alcuni box auto appositamente affittati. Nonostante la giovane età, tutti dimostravano comunque una spiccata attitudine a delinquere, quali ad esempio l’assoluta mancanza di scrupoli nell’affrontare clienti che non si adeguano alle loro richieste di denaro. la disponibilità di armi e la presenza di un’efficace organizzazione di smistamento e consegna al dettaglio dello stupefacente, ivi inclusa una rudimentale documentazione contabile di tutte le transazioni effettuate, sia di denaro che di stupefacente. 

Nel complesso dell’attività investigativa sono stati sequestrati circa 4 kg di marjuana, 500 gr. di hashish e 150 gr. di cocaina ed è stata documentata un’attività di spaccio molto intensa che fruttava giornalmente fino ad un migliaio di euro.