La città di Casale Monferrato consegna all’arte Leonardo Bistolfi nel 1859. Giovanissimo frequenta l’atelier di Antonio Fontanesi, un’occasione

per la sua formazione d’artista per emergere nella terza dimensione


Sedicenne è a Milano ove segue i corsi all’Accademia di Brera; costì incontra Giosue Argenti, Giuseppe Strazza, successivamente s’avvicina a Gaetano Previati, Tranquillo Cremona in particolare quest’ultimo lo invita a seguire la corrente della scapigliatura, tipico movimento milanese, in voga in quegli anni, laddove gli artisti sono accumunati dal rifiuto del gusto dominante e della tradizione … così com’è specificato ne Enciclopedia dell’Arte edita da De Agostini – Novara.

Odoardo Tabacchi lo attende a Torino, dove frequenta il suo studio dal 1879, s’ispira attraverso la pittura, predilige riportare sulle tele momenti di vita quotidiana, le figure di massaie, paesaggi, fanciulli intenti al gioco, contadine con il loro fascio d’erba, visionate nel rispetto della corrente verista, molte delle quali successivamente sono trasformate nella terza dimensione come mietitori, lavandaie inchinate lungo i corsi d’acqua.

La scultura è la sua forza, esegue busti di personaggi defunti, quasi tutti fusi in bronzo; espande la sua bravura in La Bellezza Liberata dalla Materia del 1906, con richiami all’illuminismo, quale orientamento culturale sorto … per portare i lumi alla ragione nelle varie branchie dell’attività umana, per il rinnovamento della vita sociale, come riporta l’Enciclopedia Garzanti.

Il suo stile è inconfondibile, personalissimo rispecchiato nei pezzi usciti dalle sue mani le quali sanno modellare la figura, la completano nella sua entità, appagano l’occhio dell’osservatore.  

La prima esposizione avviene nell’anno 1881 alla Promotrice delle Belle Arti di Torino; nel1895 le sue opere sono esposte alla prima Edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, meglio conosciuta come Biennale a cui parteciperà per altre cinque edizioni.

                                                                                           Franco Montaldo