In altra parte del giornale illustriamo la nuova iniziativa del Fai per questo week end, qui vogliamo dedicare spazio ai giovani studenti tortonesi che si spendono per questa iniziativa e di cui non si parla quasi mai

Sono gli Apprendisti Ciceroni del Liceo “Peano” di Tortona, dell I.I.S. “Marconi” di Tortona e Studenti dell’Istituto Comprensivo di Viguzzolo, che illustreranno la storia di Viguzzolo e dei monumenti ai visitatori.


Il borgo di Viguzzolo, situato all’imbocco delle Valli Curone e Grue, viene già citato nell’anno 896, quando l’imperatore Lamberto (880 circa – Spinetta Marengo, 15 ottobre 898) investiva certo Everardo di due corticelle, piccoli centri raccolti intorno ad una chiesa, quelle di Viguzzolo e Dernice. La visita inizia dalla Pieve Romanica, risalente all’XI secolo, situata all’esterno del paese, e attraverso una passeggiata che segue il percorso delle antiche mura, di cui potremo ammirare una porzione corrispondente ad uno dei bastioni, ci porterà a visitare la Chiesa Parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Assunta e San Bartolomeo e consacrata nel 1603 dal Vescovo Gambara, l’Oratorio della Madonna, eretto tra il XV e il XVI secolo, e l’oratorio di Sant’Antonio, eretto “fuori le mura” nel 1155.

La Pieve, dedicata a Santa Maria, fu costruita probabilmente nel secolo XI all’esterno dell’antico abitato, anche se un documento dell’893 attesta che già allora esisteva un edificio di culto. La presenza di elementi architettonici anteriori al mille convalida l’ipotesi. Dopo un periodo di sviluppo e importanza fra XII e XIII secolo, la Pieve cominciò ad essere abbandonata. Nel 1570 fu riparato il tetto, ma la situazione di incuria continuò a crescere. Bisognerà attendere i restauri del nostro secolo per recuperare l’aspetto originario. L’abside centrale, l’unica giunta a noi inalterata, presenta tracce di un affresco raffigurante un Cristo Pantocratore. Chiesa parrocchiale fino al XVI secolo divenne in seguito cappella cimiteriale del borgo. L’attuale Chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Assunta, è a tre navate con ampio presbiterio e sorge su una precedente chiesa databile al XIV secolo. I lavori di costruzione iniziarono nel luglio 1598 e si conclusero nei primi anni del Seicento. La consacrazione avvenne nel novembre 1603 ad opera di mons. Maffeo Gambara. Tra il 1953 e il 1960 l’interno è stato completamente rinnovato. L’Oratorio della Madonna è stato eretto tra il XV e il XVI secolo ed appartiene alla Confraternita del Gonfalone. E’ ad una sola navata e l’altare maggiore è in legno dorato sormontato da una nicchia contenente la statua lignea della Madonna (XVIII sec.). Sulla parete di sinistra, all’ingresso è presente un affresco raffigurante un’immagine della Vergine risalente ai primi decenni del Cinquecento attribuibile alla scuola tortonese dei Boxilio. L’Oratorio di Sant’Antonio situato appena fuori l’antica cinta muraria è a forma di croce greca con piccolo tiburio e un tempo era sede della Confraternita della SS.ma Trinità. L’altare maggiore è settecentesco in marmi policromi.

Dal punto di vista stilistico, la Pieve è una costruzione a tre navate terminanti con absidi semicircolari, di cui l’unica originale è quella centrale, e tetto a doppio spiovente. La facciata, decorata da archetti pensili divisi irregolarmente da sottili lesene, presenta una porta ad arco a tutto sesto e un occhio circolare. Nell’abside centrale sono presenti tracce di affresco raffigurante Cristo Pantocratore tra i Santi Cosma e Damiano, risalente all’XI secolo. Da alcuni anni è stato qui sistemato un Crocefisso ligneo del XVI secolo: la testa, grazie ad uno snodo, può muoversi dall’alto verso il basso; gli studi effettuati hanno confermato che veniva utilizzato durante i processi dell’Inquisizione. Nella navata di sinistra vi è una tomba “a cappuccina” ritrovata a Viguzzolo: una sepoltura diffusa tra il periodo tardo romano – alto medievale. Nella navata di destra si apre l’accesso alla cripta. La Chiesa parrocchiale, posta al centro del borgo, è il risultato dell’ingrandimento cinque-seicentesco di un primitivo Oratorio dedicato a San Bartolomeo. Costruito tra il 1598 e il 1603, l’edificio presenta un pregevole portale con timpano spezzato e una facciata ad impianto barocco, caratterizzata dall’acuto semicircolare ripetuto, in dimensione ridotta, sulle due ali. L’interno a tre navate ospita un notevole altare maggiore barocco proveniente dalla Chiesa di San Marziano di Tortona, soppressa nel 1801. Di notevole pregio l’organo Serassi del 1818, i dipinti risalenti a fine ‘600- – inizio ‘700 e l’affresco medievale ritrovato all’interno del campanile raffigurante una Madonna con bambino in trono. L’oratorio della Madonna è stato eretto tra il XV e il XVI secolo ed appartiene alla Confraternita del Gonfalone. E’ ad una sola navata e l’altare maggiore è in legno dorato sormontato da una nicchia contenente la statua lignea della Madonna (XVIII sec.). Sulla parete di sinistra, all’ingresso è presente un affresco raffigurante un’immagine della Vergine risalente ai primi decenni del Cinquecento attribuibile alla scuola tortonese di Boxilio. Di notevole pregio l’organo di Luigi Mentasti di inizio XIX secolo. L’Oratorio di Sant’Antonio era anticamente “fuori le mura”. La chiesa primitiva fu eretta attorno al 1155. La struttura originaria era a croce greca, aveva quattro facce con quattro cappelle. Nell’ultimo decennio del 1500 fu snaturata la pianta originaria della chiesa e fu portata alla struttura oggi visibile, ornata da una cupoletta ottagonale decorata esternamente da archetti pensili e campanile sormontato da una guglia in cotto in stile orientale. Le tre campane sono fuse in lega d’argento e databili alla fine del 1700. La facciata è semplice. Il corpo è un ampio quadrilatero, com’era in origine, retto da quattro colonne in pietra che sostengono la cupola e si prolunga in un’unica navata verso l’altare maggiore ed il coro. Il presbiterio è rialzato e separato dalla navata da una ricca balaustra in marmo. L’altare maggiore è in marmo realizzato nel 1873. Anche qui un pregevole organo della Bottega di Ciurlo Luigi, del 1779.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo davanti alla Pieve Romanica di Viguzzolo. La visita sarà l’occasione per ammirare oltre alla chiesetta romanica, il Crocefisso ligneo del XVI secolo, la cui testa, grazie ad uno snodo, può muoversi dall’alto verso il basso; gli studi effettuati durante il restauro hanno confermato che veniva utilizzato durante i processi dell’Inquisizione. Proseguiremo per la Chiesa Parrocchiale dove potremo ammirare l¿organo Serassi del 1818 di notevole pregio: i Serassi, celeberrimi costruttori di organi, sono definiti i maestri di tutti i moderni fabbricatori italiani. All’interno del campanile si potrà inoltre ammirare un affresco raffigurante la Madonna col bambino in trono, risalente all’inizio del ‘500, che recenti studi ricollegano alla Bottega dei Boxilio. Anche all’interno dell’Oratorio della Madonna, tappa successiva del percorso, potremo ammirare un affresco della Madonna del Latte sempre attribuibile alla Bottega dei Boxilio; inoltre nell¿Oratorio è presente l¿organo da muro di Luigi Mentasti, risalente all¿inizio del XIX secolo. Il percorso termina all’Oratorio di Sant’Antonio dove potremo ammirare il prezioso organo di Luigi Ciurlo, del 1779, restaurato nel 2014 dai Fratelli Marin; ricordiamo che delle 456 canne totali l¿87% del materiale fonico è originale.