Ieri pomeriggio al Centro diurno SPES di Roverino a Ventimiglia è stata inaugurata la panchina in ricordo delle vittime della mafia. Un simbolo, con il nero di sfondo e i colori vivaci dell’arcobaleno per evidenziare la luce oltre il dolore, realizzato dai ragazzi e dagli operatori del Centro.

L’iniziativa è stata anche il momento culminante di una giornata di memoria che ha visto coinvolte diverse persone, istituzioni e territori della provincia di Imperia e non solo. Tra questi l’istituto superiore G.D. Cassini di Sanremo e i presidi Libera Hyso Telharaj, Rita Atria e Rosario Livatino, con l’associazione studentesca “Comprendre la mafia” del campus di Mentone di Sciences Po Paris intervenuto per l’occasione al Ponte San Ludovico di Ventimiglia.
Durante la cerimonia di inaugurazione della panchina, si è parlato dei temi dell’impegno e del rapporto tra cittadini e istituzioni nella lotta alle mafie, alla presenza del Prefetto di Imperia, Armando Nanei, del Questore, Giuseppe Felice Peritore, del Procuratore Capo, Alberto Lari, dell’ex Direttore generale di pubblica sicurezza Giuseppe Cucchiara oltre a diverse personalità della politica locale.


“Una giornata importante per la SPES, che promuove da tempo percorsi di sensibilizzazione sul territorio”, afferma Matteo Lupi presidente SPES

Il prefetto, Armando Nanei impegnato nel coinvolgere il terzo settore nella gestione dei beni e terreni confiscati alle mafie in provincia di Imperia, ha voluto incontrare i ragazzi con i quali ha scherzato prima dell’inaugurazione. “Fare indagini trent’anni fa era completamente diverso da oggi – ha dichiarato – e avere memoria significa anche ricordare le tecniche d’indagine”. Un impegno che la panchina appena inaugurata rinnoverà d’ora in avanti ogni giorno.