Nella giornata di ieri, giovedì 6 gennaio, é deceduto all’età di 63 anni Massimo Slonzò, musicista tortonese, titolare presso l’azienda sound music record, studio di registrazione di Tortona, nonché componente del complesso musicale Franco Bagutti. Era nato il 4 settembre 1958, aveva studiato al Conservatorio di Alessandria ed era anche arrangiatore e compositore.

“Massimo era un brav’ uomo – afferma Franco Bagutti – che ha dedicato tutta la sua vita alla musica tenendoci compagnia in tante belle serate! Aveva un cuore tanto grande, una profonda bontà d’animo, spendendo una buona parola sempre per tutti! Caro Max, riposa in pace e mi raccomando… canta e suona per tutti da lassù con il tuo sorriso!”


Sui social anche le parole della sorella: “Caro fratellone – scrive Simona Slonzò – questa notte hai voluto provare l’ebrezza della scopa della Befana. Ti voglio vedere così.. Andare veloce veloce verso il nostro papà. Ti voglio bene.”

Fin qui la cronaca nuda e cruda di un ennesimo triste episodio, Massimo però, é stato anche mio compagno di banco e un caro amico quando eravamo ragazzi: lui abitava in via Ugone Visconti e ai tempi io in via Pinto a breve distanza, per cui le occasioni d’incontro anche fuori dall’orario scolastico non erano poche. Col tempo ognuno ha intrapreso la propria strada, ma ogni tanto ci incontravamo in via Emilia nord e oltre ai soliti saluti talvolta ci fermavamo a fare due chiacchiere.

La perdita di qualcuno che conosci, quando sei giornalista nella città in cui sei nato e vivi e sei costretto a scriverne, é sempre qualcosa di doloroso soprattutto se accade di sovente come si sta verificando in questi ultimi tempi, ma per Massimo, mio compagno di banco, forse lo é ancora di più. Era davvero un brav’uomo che non era in grado di far male a nessuno, pacifico e sereno sia da ragazzo che da adulto.

Mi spiace molto non ci sia più e spero sia stato soddisfatto degli anni che ha vissuto perché in fondo, alla fine, é forse soltanto questo ciò che conta.

Ciao Massimo, mancherai a tante persone e anche al tuo compagno di banco. Per ricordarti ho scelto la tue foto più datate di quando eri più giovane: mi ricordano la scuola e le tante cose che ci siamo detti e combinato in classe.

Angelo Bottiroli