Ce ne sono diversi e sono lo specchio della pluriennale crisi del commercio di vicinato, ma sotto le feste appaiono ancora più tristi. Il problema è stato ricordato da una nota di un nostro affezionato lettore che pubblichiamo di seguito.

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Direttore, buongiorno. Auguri a Lei ed a tutti i lettori.

Una cosa che mi ha colpito in questi giorni, ma in essere da anni, sono  le vetrine degli esercizi commerciali chiusi in Tortona ed in via Emilia in particolare.
Trovo non decoroso, ma non mi riferisco ai proprietari degli immobili, che le vetrine sia semplicemente coperte da fogli di giornale o carta perche’ in ogni caso quei negozi/bar ecc. rappresentano anche la storia di Tortona; storie di imprenditori che risalgono all’immediato dopoguerra o, forse , anche prima. 
Troverei piu’ decoroso che le stesse vetrine fossero si coperte ma con un manifesto che racconti la storia di quella attivita’ commerciale e che di cio’ si facesse carico l’amministrazione comunale.
Perche’ l’amministrazione comunale? 

Perche’ l’immagine di Tortona come citta’ non puo’ essere lasciata ad iniziative dei singoli, per problemi anche di costi e di organizzazione, ma dovrebbe a mio parere essere gestita dal Comune proprio perche’ l’immagine della citta’ e’ si patrimonio comune ma fotografa anche l’attivita’ dell’Amministrazione Comunale.
Attraverso le scuole superiori, ad esempio, si potrebbe trovare collaborazione in questo senso. Interessare i giovani affinche’ per loro cultura personale e per rendere un servizio alla citta’ preparino questi manifesti da esporre. Naturalmente con i costi a carico del Comune, costi che non ritengo siano poi esorbitanti se legati alla pubblicita’ per quelle tipografie, ad esempio, che ne curassero l’allestimento.
Cordiali saluti.    

Il Tortonese fedele