Inaugurata alla Biblioteca Civica di Alessandria la mostra “Ricerca per Immagini” che intende raccontare, attraverso alcune foto scattate al microscopio e le illustrazioni realizzate da Lele Gastini ed Elena Zecchin, le numerose attività di ricerca condotte all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, nonché diffondere al di fuori delle mura dell’Ospedale una maggiore consapevolezza sul percorso di riconoscimento a IRCCS per le Patologie Ambientali e il Mesotelioma che sta portando avanti insieme all’ASL AL.

Ritengo che sia una mostra molto innovativa – ha affermato Paolo Giuseppe Alfredo Ponta, Viceprefetto di Alessandria – perché, nonostante il desiderio di tutti noi sia ottenere risultati fattivi dalla ricerca per un costante miglioramento delle cure, abbiamo sempre pensato alla ricerca e alla scienza come a un qualcosa di chiuso. Oggi invece con questa mostra le torri d’avorio sono crollate in quanto abbiamo a disposizione in modo simpatico, artistico e molto fruibile l’essenza della ricerca e dell’importante percorso verso l’IRCCS. Mi complimento perché si tratta di una mostra per tutte le età che permette di comprendere in modo semplice concetti molto complessi e magari ispirerà anche qualche giovane che deve ancora intraprendere la carriera lavorativa a dedicarsi alla ricerca come missione


La mostra costituisce infatti un’occasione per rendere la comunità partecipe del percorso di trasformazione dell’Ospedale, anche attraverso il sostegno delle istituzioni del territorio a partire dal Comune di Alessandria rappresentato dal Vicesindaco Franco Trussi: “La ricerca è la risposta ai bisogni di salute della cittadinanza, quindi ci tengo a sottolineare il nostro impegno nel destinare sempre maggiori fondi a questo ambito fondamentale per migliorare la qualità di vita. La mostra di oggi ci permette quindi di sensibilizzare sull’argomento in maniera capillare”.

“Ricerca per immagini” vuole fornire un’idea di insieme delle attività di ricerca in modo semplice e chiaro, veicolando il messaggio che i suoi risultati hanno risvolti positivi su tutta la società: le parole disegnate dai due giovani illustratori, infatti, sono legate alle linee di ricerca aziendali dedicate al Mesotelioma Maligno, al Linfoma non Hodgkin, alle Patologie gastrointestinali pediatriche, all’Aging e Food and Health, alla Cardiologia e infine al Covid-19. “Ho disegnato le tavole di impulso – ha spiegato Lele Gastini – cercando di rappresentare le prime emozioni che mi hanno trasmesso queste le parole chiave, ma anche giocando un po’ su di esse come ho fatto per “circolazione” che ho rappresentato come un cuore ricoperto di vie e cartelli stradali”.

Il titolo della mostra allude poi alla possibilità di reperire sui motori di ricerca termini scientifici, strumenti specialistici e nomi di patologie anche nella sezione dedicata alle immagini. Da qui l’idea di associare ai disegni le foto scattate dai professionisti della Microbiologia, tutte accessibili su Wikimedia Commons, ovvero un archivio di file multimediali che mette a disposizione contenuti didattici di dominio pubblico, con licenza gratuita e liberamente utilizzabili: tra quelle in mostra c’è anche l’Aspergillus fumigatus con cui l’Ospedale di Alessandria è arrivato finalista al concorso internazionale Wikiscience 2019. “Le foto che trovate in mostra sono scattate al microscopio che ci permette di notare anche alcune note artistiche – ha sottolineato Andrea Rocchetti, Direttore di Microbiologia dell’Ospedale di Alessandria – perché la natura, se vista con occhio attento e curioso, è un prodigio anche nella parte microscopica che anzi offre possibilità di scoprire mondi di interesse e stimolo. La Microbiologia si occupa di diversi settori, dalla diagnosi delle malattie infettive, sia più vecchie come la malaria sia recenti come il Covid, alla diagnosi delle malattie fungine, passando per la batteriologia e quindi le patologie dovute a batteri e microorganismi, prima tra tutti la sepsi. È un lavoro strano il nostro perché non vediamo il malato, ma vediamo oltre il malato, oltre la malattia, cercandone le cause più che gli effetti”.

Le immagini in mostra aprono quindi le porte dei laboratori di ricerca, raccontando da una parte il lavoro quotidiano dei professionisti aziendali e dall’altra le diverse competenze necessarie nel gestire le nuove tecnologie: “Da un’idea del Dr. Antonio Maconi, Direttore del Dipartimento di Attività Integrate Ricerca e Innovazione, abbiamo unito il parco strumento dell’Azienda Ospedaliera con quello del DISIT dell’Università del Piemonte Orientale, nostro partner storico – ha ricordato Annalisa Roveta, Dirigente Biologa del DAIRI – in una collaborazione multidisciplinare che vede lavorare fianco a fianco chimici, biologi e informatici, impegnati nella ricerca e nella raccolta e analisi dei dati”.

L’inaugurazione si è poi conclusa con la visita al patrimonio storico dei libri antichi, simboli del rigore scientifico che parte dal 1500 su cui ancora oggi si basano le attività di assistenza e ricerca.

La mostra sarà visitabile fino al 17 dicembre negli orari di apertura della Biblioteca Civica: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13 e martedì e giovedì dalle ore 8.30 alle 13 e poi dalle 14 alle 18.