Perdonate l’egoismo, ma contrariamente alle notizie enfatizzanti date da tutti gli altri giornali, noi di Oggi Cronaca (o almeno il Direttore che sta scrivendo questo articolo) non siamo affatto contenti che nella giornata di oggi, Papa Francesco, abbia nominato il Vescovo di Tortona, Monsignor Vittorio Viola, segretario della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, conferendogli allo stesso tempo il titolo di Amministratore Apostolico della Diocesi di Tortona fino alla nomina del suo successore, cioé il nuovo Vescovo.

La Diocesi di Tortona conferma in un video su You Tube l’annuncio e, al tempo stesso, un certo dispiacere: “Sappiamo di essere privati di un dono prezioso che abbiamo avuto in questi anni.”


Una frase che riassume solo in parte il dispiacere di perdere una figura religiosa tra le più carismatiche che la Diocesi di Tortona abbia mai avuto nella sua lunga storia; un uomo, più che un sacerdote, che sa apprezzare i veri problemi della vita, forse perché lui è soprattutto un frate francescano, più che un prete.

Quando Vittorio Viola venne a Tortona per la prima volta come Vescovo della Diocesi gli scattai la foto che vedete in alto dove sorride felice ed è forse la foto più bella che il Vescovo abbia mai avuto, talmente bella che è stata “rubata” da tanti giornali abusivamente, mentre noi abbiamo concesso il permesso di usarla solo agli organi della Curia.

Quando strinsi per la prima volta la mano a Vittorio Viola, dopo averlo sentito nella sua prima omelia rimanendo profondamente colpito dalle sue parole, e mi presentai a lui come Direttore di uno dei giornali più letti a Tortona, gli predissi che in città sarebbe rimasto poco tempo, perché avrebbe fatto sicuramente una folgorante carriera religiosa diventando Cardinale. Lui rimase quasi stupito da questa mia frase, ma alla fine io lo sapevo che sarebbe finita così, perché è evidente che le persone così carismatiche come lui non possono certo rimanere in provincia, ed è già tanto averlo avuto per 6 anni e mezzo.

A dire il vero ci avevo quasi sperato che il Papa si “dimenticasse” di lui, ma era una pia illusione.

Per quel poco che conosco Vittorio Viola credo che se da un lato sarà indubbiamente contento di questa importante e prestigiosa nomina che rappresenta un grande “avanzamento” nella carriera religiosa e lo porterà a trasferirsi nei palazzi romani, dall’altro, proprio per questo motivo, credo proverà un certo dispiacere nel lasciare Tortona.

Come tutti i veri servi di Dio (e ce ne sono davvero pochi, oggi, nel senso pieno del termine), però, seguirà quello che gli riserva questa vita, senza battere ciglio.

Forse non lo esternerà mai, tuttavia, credo che non lascerà Tortona a cuor leggero, perché l’anima francescana che lui possiede, è quella di vivere costantemente a contatto con la gente, con le persone e con la vita quotidiana di tutti i giorni.

Ovviamente non andrà subito via, ma rimarrà ancora a Tortona, a tutti gli effetti come Vescovo. Questo fino a quando non arriverà il suo successore. Lo avremo, quindi, ancora per qualche mese.

Da giornalista faccio gli auguri a Vittorio Viola per questa sua progressione di carriera ecclesiastica ma da cristiano sono veramente dispiaciuto, perché Tortona perde una grande figura carismatica, ma soprattutto un grande uomo.

Colgo l’occasione per ringraziarlo perché vedere che oggi esistono ancora sacerdoti come lui, è confortante: fa da contraltare a tutto il marcio e alle brutture che spesso leggiamo nelle cronache e coinvolgono anche gli ambienti religiosi.

Spero rimanga sempre un grande idealista che crede in un mondo migliore, senza mai cambiare, perché il Mondo ha bisogno di persone come lui.

Angelo Bottiroli