Con la creazione delle Aree protette del Po piemontese la Riserva naturale Castelnuovo Scrivia è stata notevolmente ampliata e in questi giorni si sono iniziate a posizionare sulla sponda destra del torrente le tabelle (verdi) previste dalla legge, a indicazione dei suoi confini. Il Comune che dà il nome alla Riserva è stato promotore dell’ampliamento e l’amministrazione comunale anche in questa occasione ha garantito il suo apporto, collaborando attivamente alla posa delle tabelle per mano del vicesindaco Giovanni Girani e di personale comunale. Hanno partecipato alla posa anche alcuni volontari del locale Gruppo Ambiente e personale dell’Ente-Parco.   

L’impegno da parte nostra c’è e da molto tempo dice Girani: “La cura dell’ambiente naturale è un tema al quale l’amministrazione comunale tiene moltissimo e la Riserva naturale è il modo attraverso cui possiamo attuarla nei fatti. Oggi la Riserva è di oltre centonovanta ettari ma abbiamo già richiesto alla Regione Piemonte un ulteriore ampliamento per includere anche un piccolo lago di cava, oggi non più usato ai fini estrattivi, dove in passato ci siamo impegnati nella rinaturalizzazione; questo nuovo allargamento è quindi il seguito naturale di questo processo ed è da intendersi a tutti gli effetti parte del progetto di riqualificazione. È un bel laghetto ed è contornato di alberi dove trovano rifugio tante specie stanziali e di passo“.                                                                                                                                                                            


Le tabelle sono già state posate per un buon tratto, le operazioni si sono svolte velocemente in condizioni meteorologiche ottimali, accompagnate dai canti degli usignoli e dai voli dei gruccioni dai molti colori.

La Riserva naturale Castelnuovo Scriva conta oltre 180 specie di uccelli. Tra quelle di maggiore interesse vi sono: l’occhione, specie nidificante sui greti, il succiacapre anch’esso molto mimetico, l’averla piccola, il martin pescatore, il nibbio bruno e il falco pecchiaiolo. L’area protetta ospita anche la rara orchidea Himantoglossum adriaticum, tutelata dalla Direttiva Habitat, e sono presenti, anche se in modo molto localizzato, due rare farfalle: la licena azzurra del timo e la polissena.