Come di consueto, la ricorrenza del 169° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato rappresenta l’occasione per fare un bilancio sull’attività svolta al servizio della collettività nel periodo compreso tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021, con particolare riguardo agli episodi che hanno maggiormente coinvolto l’opinione pubblica.

La Questura di Alessandria ha conseguito, nel periodo in esame, importanti risultati in tema di sicurezza per i cittadini e di servizi per il controllo del territorio e la prevenzione dei reati.


A causa dell’attuale emergenza sanitaria che riguarda tutto il territorio nazionale, la Polizia di Stato, nel periodo in questione, ha prodigato sforzi significativi per dare attuazione alle misure previste a tutela della salute dei cittadini.

Si sta agendo con la necessaria fermezza per sanzionare le condotte vietate dalle varie norme succedutesi in questo periodo, ma al tempo stesso gli operatori della Polizia di Stato stanno svolgendo il loro delicato compito con il necessario senso di umanità nei confronti della cittadinanza, pronti a comprendere le esigenze rappresentate da ciascuno.

UFFICIO DI GABINETTO

L’Ufficio di Gabinetto della Questura di Alessandria si è occupato della pianificazione e della gestione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica.

Con particolare riguardo all’emergenza sanitaria in atto, sono state emanate numerose Ordinanze per organizzare le attività da espletare su tutto il territorio provinciale, con la collaborazione delle altre Forze di Polizia e delle Polizie Locali, con predisposizione di mirati controlli tanto in ambito cittadino, quanto nelle stazioni ferroviarie e nelle principali arterie stradali. I predetti controlli sono stati orientati alla verifica del rispetto delle misure anti Covid-19, con particolare riguardo al divieto di spostamenti e di assembramenti.

Nel capoluogo, il controllo del territorio si è concentrato maggiormente nei punti nevralgici della città nei quali solitamente si registra una maggiore affluenza di persone, soprattutto nelle aree della “movida notturna”.

Inoltre, durante l’anno, si è provveduto a svolgere un’accurata attività di informazione alla cittadinanza circa la corretta interpretazione delle disposizioni normative di volta in volta emanate dal Legislatore, anche per il tramite della pagina facebook della Questura di Alessandria.

Durante il periodo estivo, con cadenza settimanale, sono stati organizzati numerosi tavoli tecnici, anche con la partecipazione dei Sindaci e delle altre Forze di Polizia presenti in Provincia, al fine di prevenire il fenomeno dei Rave Party, con predisposizione di numerosi ed idonei servizi di vigilanza e controllo del territorio, specie in quei luoghi potenzialmente oggetto dei predetti rave.

Tra gli eventi di rilievo ai quali ha partecipato anche la Questura di Alessandria si annovera la manifestazione “AleComics”, svoltasi all’interno della Cittadella ed alla quale si è registrata un’affluenza di oltre 10.000 persone. In tale occasione, la Polizia di Stato ha allestito propri stand e distribuito riviste, gadget e fumetti del noto personaggio d’invenzione “Commissario Mascherpa”,  anche con l’esposizione della storica auto “Alfa Romeo Giulietta”, in passato utilizzata dagli operatori di Polizia.

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donne sono stati consegnati numerosi opuscoli ad associazioni locali dei servizi sociali, sensibilizzando il relativo personale ad una tempestiva e fattiva collaborazione con la Polizia di Stato.

Con riferimento, infine, agli impegni sportivi, sono stati predisposti numerosi servizi per le partite di calcio dell’Alessandria e della Juventus U23, nonché delle altre squadre minori presenti in Provincia. Inoltre, senza alcuna problematica per l’ordine e la sicurezza pubblica, si sono svolte le gare ciclistiche “Giro d’Italia” e “Milano-Sanremo”, previa pianificazione ed organizzazione di idonei servizi finalizzati anche ad impedire la formazione di assembramenti lungo i percorsi interessati.

SEZIONE VOLANTI – U.P.G.S.P.

L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Alessandria ha impiegato un considerevole numero di equipaggi sul territorio (4380), grazie al quale è stato possibile espletare un’ottimale attività di prevenzione, con sottoposizione di 24533 persone e 11084 veicoli ad accurati controlli.

E’ stata registrata una flessione concernente le persone denunciate in stato di libertà, presumibilmente quale conseguenza dell’attuale e persistente situazione pandemica che ha limitato notevolmente la libera circolazione delle persone, compresi i malfattori che, specialmente per quanto concerne i reati di tipo predatorio, hanno da sempre operato prevalentemente in ore serali e notturne.

Se da un lato i reati di tipo predatorio hanno registrato un considerevole calo (52 attuali contro gli 87 del periodo precedente con una differenza pari a -35/-41%), è stato registrato un aumento vertiginoso delle denunce afferenti reati del c.d. “codice rosso”, ovvero maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori che, in percentuale, hanno prodotto arresti in flagranza di reato con un aumento del 200%.

Tra gli episodi salienti:

  • Nel mese di settembre:
    • l’arresto di un soggetto per tentato furto aggravato e continuato in più abitazioni, il quale non è riuscito nel proprio intento grazie all’intervento tempestivo del personale. Il predetto è stato rintracciato all’interno dell’abitazione di una famiglia ignara della sua presenza;
    • l’arresto, unitamente a personale della Squadra Mobile, di due soggetti di etnia rom che avevano consumato il furto di un rolex con la c.d. tecnica dell’abbraccio ad una anziano signore. L’attività di indagine permetteva di individuare nei due soggetti gli autori di analoghi furti consumati in epoca precedente anche in altre città del Piemonte e della Lombardia.
  • Nel mese di ottobre:
    • l’arresto di due soggetti peruviani autori di furto in danno di una anziana signora con la c.d. tecnica della monetine;
    • l’arresto di due georgiani per furto in appartamento e tentato furto in altre abitazioni, con recupero della refurtiva e riconsegna al legittimo proprietario;
    • l’arresto per furto in abitazione ed indebito utilizzo di carta di credito utilizzata, immediatamente dopo il reato, per acquisto di un monopattino ed altro materiale;
  • Nel mese di gennaio 2021
    • l’arresto di un soggetto per trasporto di ingente quantitativo di stupefacente tipo hashish per un peso complessivo di 34 kg.
  • Nel mese di marzo:
    • L’arresto di un marocchino per spaccio di stupefacenti nei giardini della stazione ferroviaria, arrestato altresì perché colpito da ordine di carcerazione per l’espiazione di pena definitiva di 2 anni, 7 mesi e 23 giorni di reclusione;
    • L’arresto di una soggetto per atti persecutori intensificatisi nella settimana precedente, nei confronti dell’ex moglie.

DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE

Nel corso del periodo in esame, personale della Divisione Polizia Anticrimine ha svolto mirati servizi di controllo nei confronti di soggetti socialmente pericolosi, già destinatari di provvedimenti sia del Questore, che dell’A.G.. In particolare sono stati svolti numerosissimi  servizi specifici in orari serali per accertare il rispetto delle prescrizioni da parte dei sottoposti a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ed agli arresti domiciliari. Conseguentemente, sono state accertate nr.5 violazioni con conseguente denunce alla Procura della Repubblica del Tribunale di Alessandria.

Particolare attenzione è stata posta alle numerose segnalazioni di denunce e arresti in ambito provinciale pervenute alla Divisione Anticrimine da parte delle varie Forze di Polizia, le quali hanno consentito di adottare Misure di Prevenzione personali del Questore, quali nr. 66 Fogli di Via Obbligatori e Divieti di Ritorno, nr. 82 Avvisi Orali semplici o con prescrizioni, nr. 12 Daspo e nr. 02 Dacur.

Nell’ambito del contrasto alle condotte violente in occasione di manifestazioni sportive, a seguito della segnalazione all’A.G. da parte del personale del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato di diversi tifosi del Casale Calcio e del Borgosesia, resisi responsabili di atti di violenza e ferimento di appartenenti alle Forze dell’Ordine, il Questore della Provincia di Alessandria ha emesso nr. 12 Divieti di accesso ai luoghi di manifestazioni sportive di cui 4 con obblighi di presentazione alla P.G. in occasione degli incontri di calcio delle rispettive compagini.

Sono stati denunciati 2 soggetti per violazione delle prescrizioni imposte con la Misura dell’Avviso Orale inerenti il divieto di utilizzo di apparecchiature che consentono conversazioni criptate.

Nell’ambito dell’Ufficio Minori e vittime Vulnerabili, sono state valutate numerose richieste di Ammonimento che hanno portato all’emanazione, da parte del Questore, di nr. 8 Ammonimenti per stalking e nr. 2 Ammonimenti per violenza domestica.

Una menzione particolare merita l’Ufficio del Posto di Polizia presso il locale Ospedale che, nello scorso anno, nonostante la pandemia in corso, ha ricevuto e trattato nr. 10430 referti medici ed effettuato nr. 134 comunicazioni di notizie di reato, svolgendo nr. 1920 ore di vigilanza nei reparti.

Anche l’attività di notifica svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine, nonostante la pandemia, non ha avuto interruzioni, riuscendo nello scorso anno ed effettuare nr. 1050 notifiche per varie Autorità Giudiziarie.

Il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica nel periodo di interesse ha svolto nr. 194 servizi di Ordine Pubblico e nr. 332 sopralluoghi di Polizia Giudiziaria, i quali hanno permesso di eseguire nr. 6 identificazioni dattiloscopiche e nr. 4 identificazioni con tracce di DNA emerse nel contesto di episodi delittuosi verificatosi in città.

Sempre nell’ambito dell’attività della Polizia Scientifica, all’inizio del 2021 è stato organizzato in sede il 4° corso per operatore addetto al fotosegnalamento digitale con cui si sono formati 6 operatori in servizio al locale Ufficio Immigrazione.

SQUADRA MOBILE

Sul fronte investigativo, la Squadra Mobile della Questura di Alessandria ha conseguito importanti risultati nel contrasto dei fenomeni criminali manifestatisi in questa Provincia.

A livello statistico l’incidenza della delittuosità ha, certamente, risentito della pandemia in atto e delle conseguenti limitazioni alla libertà di circolazione, con ricadute, anche, sul versante dell’attività repressiva, se si considera che, nel periodo in riferimento (aprile 2020-marzo 2021), gli arresti complessivamente effettuati da questo ufficio sono 63, a fronte dei 94 dell’analogo periodo 2019-2020.

I settori in cui si è maggiormente concentrata l’attività repressiva sono quelli dei delitti contro la persona e dei reati contro il patrimonio, senza, però, trascurare lo svolgimento di un’incisiva azione di contrasto dello spaccio al dettaglio di droga (che, in tale ambito temporale, ha portato al sequestro di circa 14 chili di sostanze stupefacenti e di quasi 400 piante di marijuana).

Più analiticamente, si è registrata una contrazione del numero dei delitti in pressoché tutti gli ambiti della convivenza civile, eccezion fatta per quelli in materia di c.d. “violenza di genere” che, invece, hanno evidenziato una tendenza in aumento, verosimilmente collegata alla protratta convivenza “forzata” all’interno dei nuclei familiari, conseguente all’emergenza epidemiologica in atto.

Numerosi sono gli interventi di Polizia effettuati per reati violenti e/o ai danni di vittime vulnerabili, conclusisi con l’arresto dei responsabili. Tra questi si possono ricordare i seguenti episodi:

Nel mese di aprile 2020, personale delle Volanti e della Squadra Mobile interveniva in questo viale Milite Ignoto, a seguito di un alterco verificatosi nei pressi di un supermercato cittadino. Nella circostanza un uomo albanese aveva sferrato una coltellata ad un connazionale, conseguentemente ad una lite per futili motivi. L’aggressore veniva, inizialmente, bloccato da una guardia giurata in attesa dell’arrivo di personale di Polizia che procedeva all’arresto dell’uomo. La vittima, al principio ricoverata in codice verde, aveva in realtà riportato la perforazione della pleura, come da successivi accertamenti diagnostici e riceveva una prognosi di 40 giorni, consentendo di rubricare l’episodio come tentato omicidio.

Nel successivo mese di maggio, la Squadra Mobile ha tratto in arresto per atti persecutori e diffusione di immagini a contenuto pornografico (primo caso di c.d. revenge pornverificatosi ad Alessandria) un uomo magrebino che, all’epilogo di una burrascosa storia sentimentale con una giovane, aveva iniziato a tormentarla e a diffondere, su piattaforme “social”, video ritraenti la donna in comportamenti sessualmente espliciti.

A settembre dello stesso anno, personale della Squadra Mobile, unitamente a quello dell’Ufficio investigativo del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato è intervenuto, in quel centro cittadino, a seguito dell’omicidio di un uomo. Le indagini, svolte nell’immediatezza, consentivano di individuare il responsabile nel figlio della vittima. Quest’ultimo, nel corso della notte, aveva inferto un fendente alla gola del proprio genitore utilizzando un taglierino all’epilogo di una lite, avvenuta per futili motivi. Successivamente al decesso della vittima, l’assassino ne trasportava il cadavere nel giardino pertinenziale all’abitazione per, poi, darvi fuoco, nel tentativo di sbarazzarsi del cadavere. Nella circostanza l’assassino minacciava con un coltello anche la propria madre e, successivamente, si dava alla fuga, venendo rintracciato dal personale di Polizia nelle campagne circostanti al luogo dell’evento. All’esito dei riscontri acquisiti, l’omicida era sottoposto a fermo di indiziato di delitto.

Nell’ottobre successivo, personale di questa Squadra Mobile e dell’Ufficio Investigativo del Commissariato di Casale Monferrato (AL) è nuovamente intervenuto, a Casale Monferrato, a seguito dell’omicidio di un uomo. Gli approfondimenti investigativi svolti nell’immediatezza consentivano di identificare l’assassino per il convivente del deceduto. L’omicidio era avvenuto all’esito di una violenta lite maturata dopo un periodo di crescenti problematiche di natura sentimentale e finanziaria che la coppia stava attraversando. Nella circostanza, l’assassino sferrava più di 30 coltellate all’indirizzo della vittima, che veniva attinto al tronco e decedeva poco dopo per la gravità delle ferite riportate. In tale contesto, acquisiti gli elementi di prova, l’assassino veniva sottoposto a misura precautelare da parte del personale di Polizia intervenuto.

Nel mese di luglio, personale della Squadra Mobile traeva in arresto un giovane macedone in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del tribunale di Alessandria per i delitti di maltrattamenti e lesioni. L’uomo era già stato tratto in arresto nel mese di gennaio u.s., dopo essersi reso protagonista di condotte estremamente violente, agite nei confronti della propria moglie, che in occasione dell’adozione della misura precautelare, era stata condotta a forza sul greto di un fiume ove veniva ripetutamente colpita al volto, riportando fratture multiple, con lo “scopo” di “essere educata” ad accondiscendere in modo più solerte alle richieste del marito. A seguito dell’arresto, l’uomo, dopo aver scontato circa 6 mesi in carcere, terminata l’applicazione della misura cautelare, tornava presso la propria abitazione, ricominciando ad assumere condotte maltrattanti verso la coniuge. In tale contesto, all’esito di nuovi approfondimenti investigativi, la vittima veniva collocata presso una struttura protetta ed il cittadino macedone nuovamente tratto in arresto, in esecuzione della predetta ordinanza del G.I.P. di Alessandria.

Nel decorso mese di febbraio, nuovamente, una lite per futili motivi tra ragazzi, alcuni dei quali ancora minorenni, scatenava la reazione del padre di uno dei contendenti che si muniva di un’arma rubata, un revolver Smith and Wesson calibro 38, per farsi giustizia da sé, andando alla ricerca degli altri litiganti. Solo il tempestivo intervento della Squadra Mobile e di personale delle Volanti della Questura, che si concludeva con l’arresto dell’uomo, riusciva ad evitare il peggio.

A marzo veniva tratto in arresto un uomo ritenuto responsabile di condotte persecutorie di particolare gravità e che, nel tentativo di “spiare” una giovane della quale si era invaghito, dopo averla pedinata e minacciata numerose volte, aveva persino utilizzato un drone munito di telecamera, puntandolo all’interno dell’appartamento della vittima.

Per quanto attiene al contrasto dei delitti di carattere predatorio l’attenzione investigativa di quest’Ufficio si concentrava sugli episodi di maggiore allarme sociale, con specifico riguardo alla tutela di vittime particolarmente vulnerabili (ad esempio gli anziani) ed al contrasto di gruppi di delinquenti dediti in via continuativa all’effettuazione di furti in appartamento.

In tale contesto, si ricordano, a seguire, alcune delle indagini svolte.

Nel mese di giugno 2020, al culmine di serrate attività investigative, veniva tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un giovane proveniente dalla Guinea, resosi responsabile di due rapine avvenute in strada, nel mese di maggio, ai danni di una signora anziana e di due giovani donne alessandrine.

A settembre, invece, personale della Squadra Mobile traeva in arresto due cittadini romeni, un uomo e una donna, che, poco prima, avevano strappato dal polso di un anziano passante un orologio Rolex di ingente valore. I successivi sviluppi avevano consentito di contestare alla donna ulteriori episodi delittuosi verificatisi ad Alessandria, sempre ai danni di persone anziane, con la c.d. tecnica dell’abbraccio.

Il mese successivo, sempre la Squadra Mobile, traeva in arresto, all’esito di indagini fulminee, due cittadini peruviani che, poco prima, con uno stratagemma (la tecnica delle “monetine”) si erano impossessati della borsa di una donna anziana, distratta dal lancio di alcune monete vicino alla portiera della sua autovettura.

A gennaio venivano, altresì, sottoposti a fermo di indiziato di delitto 3 cittadini albanesi dediti all’effettuazione di furti in appartamento e in procinto di abbandonare il territorio nazionale: le indagini consentivano di contestare al gruppo decine di episodi di furto verificatisi nei due mesi antecedenti e che avevano colpito i proprietari di abitazioni ubicate nelle zone Cristo e Orti di Alessandria e ad Acqui Terme.

In ultimo, a febbraio, si individuava e deferiva all’Autorità Giudiziaria, un pericoloso piromane che, nel corso di due mesi, si rendeva responsabile, in 15 occasioni, dell’incendio di, complessivamente, 14 cassonetti per lo smaltimento dei rifiuti e 7 autovetture, creando notevole preoccupazione negli abitanti delle zone colpite (in prevalenza dei quartieri “Cristo” e “Pista”).

DIVISIONE POLIZIA AMMINISTRATIVA SOCIALE E DELL’IMMIGRAZIONE

Il personale della Divisione Amministrativa ha controllato nr. 286 esercizi pubblici, irrogando nr. 57 sanzioni amministrative, per un importo sino ad 150.000 circa (circa 48.000 in misura ridotta).

Sono state deferite all’Autorità giudiziaria nr. 4 persone, per detenzione illegale di armi, somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 16, mancata reiterazione denuncia armi e violazioni della normativa covid-19.

Sono stati effettuati nr. 12 controlli alle armerie, verificando il materiale depositato e la correttezza dei registri di carico e scarico.

Sono stati effettuati numerosi controlli in un deposito di esplosivi ed una cava per l’estrazione di gesso, verificando la corretta conservazione ovvero l’utilizzo del materiale esplodente.

Sono stati sequestrati nel periodo delle festività natalizie kg. 1,476 di materiale pirotecnico di fabbricazione illegale.

Sono state trasportate per la successiva rottamazione/smaltimento nr. 154 armi e nr. 4941 cartucce.

E’ stata sospesa cautelativamente per 5 giorni l’attività di un esercizio di somministrazione per violazione della normativa covid-19.

Sono stati controllati e sanzionati nr. 2 circoli privati che somministravano cibi e bevande ad avventori non muniti di relativa tessera associativa; inoltre, le donne identificate all’interno dei due locali evidenziavano atteggiamenti inequivocabili riguardo le attività svolte negli stessi, ossia intrattenere i clienti o presunti “soci” e, conseguentemente, contravvenendo a quelle che risultano le reali attività ricreative ed assistenziali contemplate nello statuto di tale tipologia di associazioni (si specifica che il corrispettivo per dette attività, risultava, invece, artatamente riconducibile a presunte consumazioni al bar).

Inoltre, sono state sospese nr. 7 licenze, ai sensi dell’art.100 TULPS, nei confronti di altrettanti esercizi pubblici.

Nel periodo di cui trattasi, a causa della perdurante situazione di criticità connessa all’emergenza epidemiologica, sono stati rilasciati solo nr. 1053 passaporti e nr. 168 dichiarazioni di accompagnamento/affido minori (9487 e 987 lo scorso anno).

Sono state, inoltre, rilasciate nr. 52 licenze per il commercio di oggetti preziosi, e nr. 10 per la raccolta scommesse

I Porti d’arma rilasciati/rinnovati sono stati nr. 1286; nr. 16 revocati e nr. 23 rigettati.

Infine, nel corso delle attività svolte dalla Squadra amministrativa, sono state identificate nr. 476 persone e controllati nr. 61 veicoli.

Per quanto attiene all’Ufficio Immigrazione, gli stranieri regolarmente soggiornanti nella Provincia di Alessandria sono 45660, pressoché stabili rispetto all’anno precedente (45.072 nel 2019).

L’operatività dell’articolazione, nel corso della passata annualità, necessariamente condizionata dal rispetto delle procedure di contenimento del rischio di diffusione pandemica, nel complesso ha mantenuto inalterati i precedenti standard, come emerge nei dati statistici di seguito riportati.

Nello specifico, nell’arco del 2020, sono state trattate 10203 istanze di rinnovo/rilascio permessi di soggiorno facenti capo a migranti economici (lavoro, studio, famiglia ecc.) a fronte delle 12416 istruite nel periodo anteriore; di queste, 446 sono state rigettate per motivi imperativi mentre, anche tenuto conto della particolare situazione contingente, le altre sono state favorevolmente accolte: giova sottolineare come, l’intervento normativo correlato all’emersione da lavoro irregolare, rivolgendosi ad una platea di soggetti clandestinamente presenti sul territorio, ha necessariamente condizionato i dati, ancorché il novero dei rifiuti risulta maggiore rispetto alla rilevazione precedente (355 permessi di soggiorno erano stati rifiutati/revocati nel corso del 2019).

Sul fronte dell’accoglienza dei profughi, la Provincia di Alessandria si è contraddistinta mantenendo operativi i 17 Centri di Accoglienza Straordinaria dislocati sul territorio, con i quali quest’Ufficio Immigrazione ha fattivamente  collaborato, di concerto con la locale Prefettura, alla definizione d’idonee profilassi per il contenimento del contagio da Covid-19 in strutture di comunità.

Nel frangente, pur garantendo pressoché inalterata la ricettività (923 profughi accolti nel 2020 rispetto ai 950 del 2019), si sono raddoppiate le domande di Protezione Internazionale asseverate (passando dalle 128 del 2019 alle 250 del 2020), indice d’incremento nell’accoglienza di nuovi profughi, trasferiti in questa Regione per necessità di decongestionamento negli hub del sud peninsulare. Parallelamente, si registra l’aumento nella produzione d’atti amministrativi correlati, quali il rilascio dei Permessi di Soggiorno per Asilo (95 nel 2019 e 101 nel 2020), Permessi per Protezione Sussidiaria (59 nel 2019 e 109 nel 2020) e Permessi riconducibili a Motivi Umanitari (140 nel 219 e 394 nel 2020) mentre, allorché molti richiedenti Asilo hanno poi aderito alle procedure di emersione, necessariamente rescindendo dall’iter istruito, sono invero diminuiti i Permessi di Soggiorno rilasciati per Richiesta Asilo (2715 nel 2019 e 2554 nel 2020).

Significativi risultano, inoltre, i dati afferenti l’adozione dei provvedimenti amministrativi e giudiziari concernenti l’espulsione dal territorio nazionale degli stranieri non aventi titolo a permanervi: anche in questo frangente, l’insorgenza epidemiologica ha fortemente influito laddove, a fronte dei 65 Decreti di Espulsione adottati nel corso del 2019 (38 di natura Prefettizia e 27 sotto l’egida dell’Autorità Giudiziaria), si è verificata, per il 2020, una riduzione a 32 Decreti di Espulsione (16 a cura del Prefetto e 16 promanati dal Magistrato di Sorveglianza), prevalentemente adottati verso soggetti in regime detentivo, per i quali, in 9 occasioni, si sono completati mediante accompagnamento coattivo nel Paese di provenienza, ed in 8 casi è stato autorizzato il trattenimento presso Centri di Permanenza per il Rimpatrio (nel 2019 gli accompagnamenti in frontiera erano stati 13 ed i trattenimenti al C.P.R. 12).

Giova concludere sottolineando come, a seguito dell’emergenza sanitaria in atto, quest’Ufficio Immigrazione, al fine di garantire elevati standard di sicurezza sanitaria, ha rivisitato tutti i protocolli operativi, procedendo alla convocazione dell’utenza strettamente calendarizzata tramite SMS, valutando la compresenza di persone limitata alla stretta ricettività. Parimenti si è proceduto alla riconversione logistica degli spazi, istituendo postazione di counselling direttamente nell’area d’accesso, al fine di limitare allo stretto necessario la permanenza in loco, privilegiando inoltre il contatto telematico per l’evasione delle richieste, tramite opportuno canale di comunicazione email all’uopo attivato, e predisponendo opportune collaborazioni con Patronati e Studi Legali.

D.I.G.O.S.

L’attività della Divisione Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali è stata significativamente incisiva nell’ambito della prevenzione di possibili turbative dell’ordine pubblico, specie in considerazione dell’attuale contesto di emergenza sanitaria. A tal riguardo, nell’arco temporale in esame, sono stati espletati anche numerosi servizi nell’ambito dei diversi poli industriali presenti nella Provincia di Alessandria.

Più recenti sono risultati gli interventi relativi alle tematiche ambientali, stante il carattere trasversale della protesta, caratterizzata dal coinvolgimento di ampi strati della popolazione, tra cui le frange più oltrazioniste legate all’area anarchica ed antagonista sempre più interessata a “cavalcare” le problematiche legate all’inquinamento ed alle asserite negative ricadute sulla salute dei cittadini.

Ne sono recentissimo esempio le pubbliche manifestazioni che hanno avuto luogo in segno di protesta contro la “Solvay” di Spinetta Marengo, il progetto di realizzazione del “Biodigestore” a Valmadonna, nonché quelle contro l’ipotesi di realizzazione del “Deposito Unico Nucleare” in uno dei territori individuati in questa Provincia, tutte manifestazioni che si sono svolte in modo pacifico e senza arrecare turbative all’Ordine Pubblico.        

In tutti i momenti di esposizione verso la protesta, la D.I.G.O.S. ha sempre assunto un ruolo primario nella mediazione tra le parti in causa, insta a lenire, per quanto possibile, la contrapposizione delle stesse e le eventuali ripercussioni sull’ordine pubblico. Tale puntuale attività ha quasi sempre permesso di addivenire alla bonaria soluzione delle criticità e, comunque, allo stretto monitoraggio delle fonti della protesta, al fine di assicurare la continua interazione con le stesse. 

Più in particolare, l’impegno connesso alle problematiche ambientaliste legate alla realizzazione del “Terzo Valico dei Giovi”, che negli anni passati aveva lungamente impegnato l’Ufficio nei territori ubicati nell’appennino ligure ai confini con la Provincia di Genova, è via via scemato in ragione del raffreddamento della mobilitazione “No TAV” e più recentemente è stato ricalibrato sulle criticità innescate dall’azione di esponenti di taluni sindacati, contraddistintisi per vibranti ed oltranziste proteste all’interno di importanti poli logistici del tortonese, con particolare riferimento alle piattaforme “Katoen Natie” (importante multinazionale belga”) e “Coop” (che rifornisce tutti i supermercati del gruppo del Nord-Ovest), unitamente, in tempi più recenti, ai magazzini “Arcaplanet”, tutti strettamente vincolati agli impianti portuali liguri.

Proficui e costanti sono inoltre i rapporti con tutte le organizzazioni sindacali confederali dei vari settori, con le quali esiste un puntuale lavoro di “interfaccia” in occasione di ogni pubblica manifestazione ed ugualmente imparziale è il rapporto con i rappresentanti politici e le autorità provinciali, cui è stata sempre garantita all’occorrenza massima disponibilità nella risoluzione di eventuali problematiche territoriali di settore, con sincero e ricambiato atteggiamento di collaborazione.

Ugualmente intensa, nel periodo in esame, è risultata l’attività di Polizia Giudiziaria, che ha comportato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 421 persone.

In tale ambito, copiosa in termini di impegno nelle operazioni di riconoscimento ed identificazione di soggetti, è risultata l’attività conseguente ai rave party che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria e ad altrettante contestazioni ammnistrative concernenti l’abbandono di rifiuti non pericolosi, nonché della specifica normativa per le aree protette, di  96 persone, quasi tutte colpite dal provvedimento di foglio di via obbligatorio dal Comune Isola Sant’Antonio, nel quale non potranno far ritorno da 1 a 3 anni a seconda dei casi, emesso  dal Questore di Alessandria.

Laddove, poi, singoli eventi delittuosi sembravano rientrare nell’alveo delle specifiche competenze di settore, pronta è stata la risposta dell’Ufficio. Ne è esempio l’attività condotta nell’ottobre 2020, che ha portato all’immediata scoperta ed alla conseguente denuncia all’A.G. dell’autore di un tentativo di incendio nei confronti di una chiesa del capoluogo (gesto poi risultato non conseguente ad attività terroristica), fatto che aveva sconcertato e preoccupato l’opinione pubblica.

Costante ed accurata, infine, è stata l’attività relativa al monitoraggio dei soggetti estremizzati che si sono palesati nel territorio alessandrino.

UFFICIO PERSONALE E TECNICO LOGISTICO

Per quanto concerne l’Ufficio del Personale della Questura di Alessandria, la 1ª Sezione “Affari Generali, Personale e U.T.L. – Assistenza”: ha seguito tutta l’attività relativa all’assistenza del personale ed allo svolgimento dell’aggiornamento professionale che è stato svolto, in larga parte ed ove possibile, ricorrendo all’e-learning, così da consentire un adeguato distanziamento sociale fra tutti i dipendenti.

La 2ª Sezione “Stato Giuridico e Avanzamento” ha curato invece tutti i corretti adempimenti relativi alle attività matricolari di cui si riportano i dati statistici delle medaglie per merito e croci per anzianità:

 01/04/2019 – 31/03/202001/04/2020 – 31/03/2021
Personale Premiato e/o proposto alla competente Ufficio della Direzione centrale179131
Personale proposta per Valor Civile o Onorificenze legate all’emergenza Covid03350

La 4ª Sezione “Stato Giuridico e Impiego” ha curato tutta l’intensa attività legata ai concorsi pubblici o ai concorsi interni ed ha seguito anche tutta l’attività relativa ai riconoscimenti premiali per il personale della Polizia di Stato:

La 5ª Sezione “Stato Giuridico e Impiego del Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno” ha seguito tutti gli adempimenti connessi alla gestione del personale dell’Amministrazione Civile dell’interno, adeguandosi anche alle particolarità necessità gestionali del personale che ha svolto le proprie attività in smart Working

Con riferimento, invece, all’Ufficio Tecnico Logistico, l’anno trascorso ha rappresentato per il predetto un’importante sfida per garantire, nel contesto dell’emergenza pandemica ancora in corso, un costante e basilare apporto al funzionamento di tutti gli uffici della Questura di Alessandria. Tale situazione ha comportato un carico di lavoro, per tutte le Sezioni dipendenti e per tutto il personale in forza, che ha abbondantemente superato quello ordinariamente richiesto negli anni precedenti.

In particolare:

La 1^ Sezione “Accasermamento” ha dovuto farsi carico, gestendo gli specifici capitoli di spesa e occupandosi quale “punto ordinante” sul Mercato Elettronico di tutte le attività di richieste fondi, acquisto e rendicontazione, di tutte le incombenze derivanti dall’emergenza sanitaria sia per quanto riguarda l’approvvigionamento dei materiali e dei dispositivi ed apparati di protezione, individuale e strutturale, che la loro installazione e dislocazione, alle volte anche per il tramite di altre sub-articolazioni di questo stesso Ufficio. Grande impegno è stato profuso dalla stessa Sezione, anche nella realizzazione di lavori di manutenzione ordinaria e nei molti interventi di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione di ambienti e di impianti tecnici. Basti pensare all’aver curato e seguito la realizzazione ex-novo di un punto filtraggio e front-office per l’Ufficio Immigrazione, così da gestire in maniera più funzionale, efficace e sicura rispetto alla garanzia di mantenimento del distanziamento interpersonale fra operatori di Polizia ed utenza, le attività di quest’ultimo ufficio. La Sezione Accasermamento ha anche seguito con costante cura tutti gli interventi di sanificazione che nel corso del tempo si sono susseguiti, più volte, nella quasi totalità degli ambienti di lavoro della Questura e del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato.

La 2^ Sezione “V.E.C.A. – Casermaggio, Equipaggiamento e Armamento” è stata anch’essa coinvolta in maniera significativa  nell’incremento di attività dovute all’emergenza sanitaria, avendo dovuto farsi carico di provvedere al ritiro continuo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine in primis, materiali monouso, ecc.) e di prodotti igienizzanti.

Oltre a quanto sopra, la Sezione V.E.C.A. ha curato tutte le attività ordinarie che riguardano la vestizione del personale, la cura e rendicontazione degli equipaggiamenti in carico agli uffici della Questura e del Commissariato P.S. di Casale Monferrato e dell’armamento.

La 3^ Sezione “Impianti tecnici, telecomunicazioni e informatica” nel corso dell’ultimo anno, a seguito dell’emergenza epidemiologica, ha dovuto curare una miriade di attività per adeguare le procedure lavorative ordinarie alle nuove necessità derivanti dall’uso diffuso della pratica dello smart working. Molto impegno è stato anche profuso nel dover adeguare i sistemi e le procedure alla necessità di sostituire molte attività prima svolte in presenza con l’interazione da remoto dei partecipanti, a titolo di esempio si ricordano le moltissime riunioni svolte in videoconferenza (ormai divenute abiytuali) oppure anche all’aggiornamento professionale che ormai è svolto per lo più in modalità e-learning.

La 4^ Sezione “Motorizzazione” ha dovuto farsi carico della gestione dei mezzi in un contesto operativo quanto mai critico come quello attuale, con la necessità di garantire una presenza continua sul territorio, specie in questo periodo di pandemia. L’emergenza sanitaria ha anche imposto di attuare strategie che consentissero a tutti gli operatori di Polizia di agire in “sicurezza” rispetto alla necessità di permanere in più persone, per periodi lunghi di tempo, in ambienti ristretti come quelli dell’abitacolo di un veicolo, e di dover trasportare soggetti eventualmente a “rischio” di infezione. In questo senso, il personale della Sezione si è prodigato ad effettuare sanificazioni, periodiche e/o mirate, di tutti i veicoli in carico, avendo cura anche di formare gli altri operatori a provvedere, in caso di necessità, ad attività minime di sanificazione per ridurre il rischio derivante dall’uso dei mezzi.

UFFICIO SANITARIO

L’Ufficio Sanitario ha assolto a tutti i compiti istituzionali di competenza, garantendo tra l’altro assistenza a tutto il personale della Polizia di Stato e del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno.

A seguito della pandemia da Covid-19 il predetto Ufficio è stato impegnato in un’intensa attività di informazione e consulenza relative agli aspetti clinici, epidemiologici e preventivi, contribuendo alla formalizzazione dei protocolli operativi per la prevenzione dei contagi.

Sono stati effettuati 110 tamponi rapidi per la valutazione estemporanea di contatti a rischio tra il personale della Polizia di Stato con emissione di provvedimenti Medico Legali di quarantena/isolamento fiduciario, attivando il monitoraggio individuale di tali casi.

Nello scorso mese di marzo ha avuto inizio la campagna vaccinale per il personale della Polizia di Stato, secondo le vigenti disposizioni legislative.