Si è conclusa l’operazione “Assurance online” condotta dalla Polizia Stradale di Alessandria-Distaccamento di Acqui Terme.

Nel mese di ottobre dello scorso anno, B.S. classe 2000 residente in Alessandria, è stato perseguito per aver posto in circolazione la propria autovettura, una nuova Ford Ka, sprovvista della copertura assicurativa, con conseguente sequestro dell’autovettura stessa.


In sede di contestazione il proprietario del mezzo ha dichiarato di aver corrisposto quanto richiesto per la copertura RCA attraverso un broker di assicurazioni operante online.

L’acquisizione delle informazioni rese dall’ignaro automobilista hanno consentito di accertare che il denaro veniva versato ad un cittadino residente nel casertano, B.L. classe 1992, che non era iscritto all’Albo degli Assicuratori e, soprattutto, la documentazione dallo stesso fornita non era veritiera.

Gli Agenti della Polizia Stradale di Acqui Terme, hanno accertato che B.L., nel solo mese di ottobre 2020, è risultato destinatario di tutta una serie di pagamenti avvenuti online mediante la ricarica di una postepay, per oltre 10.000,00 euro.

Gli investigatori della cittadina termale sono riusciti a ricostruire tutto il tragitto dell’ingente flusso di denaro corrisposto dagli ignari automobilisti, ed hanno accertato che il denaro transitava su diversi conti correnti e/o postepay, tutti collegati alla stessa persona.

Decine sono stati i soggetti che, pensando di aver trovato l’affare, hanno acquistato un contratto RCA con questo broker (sono stati individuati anche due alessandrini) ma che poi hanno ricevuto documentazione non veritiera e, pertanto, circolavano con la propria autovettura sprovvista di assicurazione.

Sono in corso ulteriori indagini per individuare concorrenti nella commissione delle azioni illecite.

La Polizia Stradale ricorda quanto segnalato sul proprio sito da IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ovvero:

  • i pagamenti di premi effettuati a favore di carte prepagate o carte di credito ricaricabili sono irregolari perchè i pagamenti  vengono fatti verso persone o società che non sono iscritte all’albo degli assicuratori;
  • i profili social ed i siti internet degli intermediari italiani che svolgono attività online devono sempre indicare:
  • l’indirizzo della sede nonché il numero di telefono, fax e indirizzo PEC (posta certificata);
  • dati identificativi intermediario; numero e data di iscrizione al Registro Unico degli intermediari  assicurativi e riassicurativi;
  • l’indicazione che l’intermediario è soggetto ai controlli dell’Ivass.

Infine ricorda che l’IVASS pubblica tutti gli aggiornamenti relativi ai siti che sono stati messi “offline”, così come quelli che presentano irregolarità.