Si tratta di un pluripregiudicato 55enne nato in Germania, di fatto domiciliato a Sanremo, che era stato fermato per un controllo dai poliziotti della Squadra Mobile impegnati in un servizio di prevenzione e repressione dei reati predatori mentre si trovava alla guida di un’autovettura presa a noleggio, nel cui bagagliaio venivano rinvenuti numerosi dispositivi di protezione individuale rivelatisi non conformi alla normativa vigente e che venivano sequestrati in via amministrativa.

          Oltre ad una scatola “campione dimostrativo” riportante all’esterno la dicitura “KIT IDEALE PER PREVENIRE CONTAGI DA VIRUS” e contenente diverso materiale igienico-sanitario senza alcuna indicazione in lingua italiana ed in gran parte privo del marchio “CE”, vi era anche un sacco in nylon nero – del tipo utilizzato per la spazzatura – al cui interno si trovavano 32 confezioni sigillate, recanti scritte nella sola lingua cinese oltre alle indicazioni dello standard “GB2626 – 2006 KN90” (in vigore in Cina e che specifica i requisiti tecnici, i metodi di prova e la marcatura dei respiratori non alimentati, che purificano l’aria dalle particelle potenzialmente dannose grazie a un filtro protettivo) e di certificazione “ISO 9001 : 2015”, contenenti ognuna 10 mascherine di tipo sanitario ed un bugiardino anch’esso completamente in cinese.


          Da quanto ricostruito, l’uomo avrebbe acquistato tutto il materiale rinvenuto in suo possesso da un cittadino cinese, a Milano, al fine di poterlo rivendere in questa provincia.

          In attesa delle verifiche sulla veridicità della marcatura “CE” laddove presente ed il rispetto delle normative tecniche, posto che il pregiudicato non è stato in grado di esibire idonea documentazione né ha saputo riferire circa la presenza di un’autorizzazione in deroga rilasciata dall’I.N.A.I.L. per la mancata marcatura “CE”, il materiale veniva sottoposto a sequestro cautelare per la violazione amministrativa commessa dalla parte in relazione ai mancati requisiti minimi per la sua commercializzazione.

          Il predetto, inoltre, stava conducendo la vettura nonostante gli fosse stata revocata la patente di guida nell’ottobre 2019 ed essendo “recidivo reiterato”, poiché sorpreso nella stessa irregolarità nel giorno di Natale 2019 ed a gennaio 2020, veniva anche denunciato per il reato di guida con patente revocata.