Dopo molti si dice e non dice e dichiarazioni di esponenti dell’Asl rilasciate in giro, arriva finalmente l’Ufficialità: sabato 1° agosto ritorna a funzionare il pronto Soccorso dell’ospedale di Tortona.

La conferma arriva dal Sindaco di Tortona, Federico Chiodi.


“La data della prevista riapertura del Pronto soccorso cittadino – dice il Sindaco di Tortona – è stata stabilita per il 1° di agosto. Certamente in ritardo rispetto all’iniziale tabella di marcia comunicataci da Asl, ma un ritardo dovuto, come mi ha confermato il direttore sanitario Federico Nardi, dal limitato numero di medici a disposizione. Per supplire a questa carenza di organico l’Asl intende ricorrere all’utilizzo di personale privato “a gettone”, con costi importanti per l’Azienda sanitaria che ha però riconosciuto la necessità di riaprire la struttura il più presto possibile.”

Seppur soddisfatto per la riapertura del Pronto Soccorso di Tortona con circa un mese di ritardo rispetto alla data prevista di fine giugno, però, Chiodi non le manda a dire e sottolinea quella che secondo lui è un’incongruneza: “Mi lascia comunque perplesso – aggiunge – la scelta di aprire il pronto soccorso del piccolo ospedale di Ovada, rispetto a  quello di Tortona che ha un ben più ampio bacino di utenza e che si è messo a disposizione dell’intera Regione durante l’epidemia di Coronavirus.”

Chiodi poi fa il punto della situazione in cui si trova il nosocomio tortonese: “Attualmente – aggiunge il primo cittadino di Tortona – il nostro ospedale dispone di una sessantina di posti letto di medicina, chirurgia e ortopedia. Sono aperte le sale operatorie di chirurgia e ortopedia, il day hospital oncologico, che non ha mai sospeso l’attività, la radiologia, il laboratorio analisi e tutti gli ambulatori. Stanno anche riprendendo i lavori per il nuovo reparto di Riabilitazione appaltati a gennaio. Chiaramente tutto ciò non basta, e anche in considerazione della disponibilità e del sacrificio del nostro territorio durante l’emergenza, ho chiesto alla Regione di riportare il DEA di primo livello con i reparti di cardiologia e rianimazione. ma per farlo sarà necessario rivedere la sciagurata delibera regionale 1-600 del 2014 della Giunta Chiamparino e dell’assessore Saitta entrambi espressione del Partito Democratico.”