Atleti che si allenano in griglia in postazione fissa, come su un campo di addestramento militare, ma senza ordini categorici né saluti con la mano portata alla tempia.

La GDM – Ginnastica Dinamica Militare Italiana – che ormai da quasi due mesi viene praticata a Tortona per iniziativa di un istruttore della città, Fabio Bertoni, è infatti una pratica sportiva che si ispira all’attività fisica che praticano i soldati, pur avendo ben poco a che fare con l’esercito. «Questa disciplina si chiama così perché si basa sul rispetto reciproco tra istruttore e gruppo, sulla mancanza di competitività e, soprattutto, sulla motivazione», spiega Fabio. Il quale, infatti, non nasconde che uno degli elementi che rendono praticamente unica questa disciplina è il fatto che, alle lezioni, l’allenatore inciti i partecipanti imitando in qualche misura i modi dei sergenti istruttori, come ognuno avrà visto nei film sulla vita militare.


L’attività – che si tiene ai campi del Centro Sportivo «Enrico Cucchi», in via Silvio Ferrari, il lunedì e il mercoledì alle ore 20 – è una disciplina sportiva basata su esercizi a corpo libero, che sfrutta, quindi, solo le leve e le resistenze del nostro corpo, senza l’ausilio di attrezzi. Questa caratteristica la rende adatta a persone di qualsiasi età e preparazione fisica, poiché il rischio di lesioni tendinee e articolari è minimo. Gli allenamenti durano un’ora e sono caratterizzati da sequenze di esercizi ad alta intensità intervallate da tempi di riposo ridotto. L’efficacia degli allenamenti GDM è assicurata dall’attivazione di tutte le catene cinetiche del corpo in sinergia tra loro; il risultato è perciò migliore a livello funzionale, strutturale, posturale e di prestazione.

Il fatto di allenarsi all’aria aperta porta benefici non trascurabili: innanzitutto garantisce il distanziamento sociale previsto dalle norme anti-covid, in secondo luogo, dal punto di vista psicologico, permette di scaricare lo stress accumulato nei luoghi chiusi di lavoro o a casa, infine, dal punto di vista respiratorio, ovviamente, mette a disposizione dei nostri polmoni aria pura e fresca, e non aria rarefatta e condizionata.

«La Ginnastica dinamica militare è nata alla fine del 2013 a Brescia e da lì si è diffusa in alcune province del centro-nord. Anche se è ancora oggi tutto sommato poco conosciuta, conta oltre 50.000 tesserati e più di 300 centri ed è una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI», precisa Bertoni.

«La cosa interessante», continua l’istruttore, «è che questa tipologia di allenamento favorisce l’instaurarsi di un clima di stimolazione reciproca fra i membri della squadra, che condividono la fatica degli esercizi, ma anche la soddisfazione del risultato, non entrando mai in competizione gli uni contro gli altri, ma cercando di superare i propri limiti personali.» Fabio evidenzia inoltre che la Ginnastica Dinamica Militare ha come effetto su chi la pratica quello di snellire la figura, accelerando il metabolismo e rendendo il fisico tonico e forte, senza far aumentare a dismisura la massa muscolare. «Non otterrai braccia grosse e neanche cosce che si sfregano a causa di squat con carichi pesanti, ma otterrai un corpo agile, proporzionato e funzionale.»