Essere positivi al Covid-19 significa anche rimanere soli, lontani dai propri amici e familiari, significa non poter ricevere visite durante il ricovero e poter vedere solo gli occhi degli operatori sanitari dai quali abbiamo imparato a leggere la tenerezza e l’affetto della cura.

Da questa emergenza dai risvolti anche psicologici importanti, nascono quindi le iniziative di alcuni donatori che hanno scelto di fare affidamento sulla tecnologia per cercare di colmare almeno in parte la distanza tra il paziente e i propri cari. Wind e Tre, Rotary Alessandria, Scout Novi Ligure e Più vicino meno Soli hanno così donato all’Ospedale di Alessandria tablet e smartphone ora utilizzati dai degenti meno gravemente colpiti dal virus all’interno del reparto di Malattie Infettive e di altre aree adibite a Covid.


“Siamo davvero grati per questi gesti che dimostrano la grande umanità che si trova alla base delle donazioni che riceviamo. – afferma Giacomo Centini, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria – I dispositivi sono subito stati distribuiti dal personale sanitario ai pazienti che hanno così potuto contattare in maniera autonoma e libera i familiari, trascorrendo con loro tempo prezioso anche se virtuale. Grazie quindi alle aziende e alle associazioni che hanno voluto far sentire la propria vicinanza a chi si trova ricoverato: una donazione che, seppur nel dolore dell’emergenza, rende l’ospedale un luogo più accogliente e le cure ancor più umanizzate”.

Un’azione semplice che faceva parte della nostra quotidianità, ma che oggi assume un valore quasi terapeutico sia per chi si trova in ospedale e ha bisogno di sentirsi meno solo, sia per chi è a casa e necessita di buone notizie.