L’aula di Palazzo Levi di Acqui Terme ha deliberato all’unanimità l’ordine del giorno per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’orrore di Auschwitz. Si tratta di un riconoscimento onorifico per chi, pur non essendo iscritto all’anagrafe della popolazione del Comune, si è distinto per vari motivi, con riferimento ai principi e ai valori di Comunità, per impegno e opere.

La città di Acqui Terme ha premiato quest’anno la senatrice a vita come “Testimone del Tempo”, durante la 52° edizione del Premio AcquiStoria.


Liliana Segre è la testimonianza del dramma vissuto a seguito della promulgazione delle leggi razziali del 1938 volute da Benito Mussolini. Nacque a Milano il 10 settembre del 1930. All’età di 8 anni venne espulsa da scuola, dopo che si abbatté in Italia la violenza della discriminazione razziale, alla quale seguì la persecuzione. Nel 1943 venne rinchiusa nella sezione femminile del campo di sterminio di Auschwitz. Fu liberata dai sovietici il 30 aprile del 1945: dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, la Segre è tra i soli 25 sopravvissuti.

«Sono orgoglioso – dichiara il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – che il Consiglio Comunale si sia espresso con voto unanime per conferire la cittadinanza a Liliana Segre. È un pilastro della nostra memoria storica. La senatrice a vita ci ha pregiato della sua presenza ad Acqui Terme durante il premio AcquiStoria. Contestualmente è stato diffuso un report dall’Osservatorio dell’Antisemitismo che ha tracciato una mappa di tutte le aggressioni razziste sui social di cui è vittima la senatrice a vita. Noi riconosciamo il valore di una persona che si è distinta negli anni per la lotta contro l’odio, portata avanti con fermezza e rigore. Proprio per questo abbiamo deciso di conferirle la cittadinanza onoraria, per dimostrare il nostro spirito di solidarietà e vicinanza».