Alla vigilia di Natale il Sindaco di Castelnuovo Scrivia Gianni Tagliani ha firmato l’ordinanza relativa all’accensione e allo sparo dei botti nella notte di capodanno. Che si protrarrà sino al sei gennaio. Una disposizione ribadita, come ricordato dall’amministrazione comunale, “in considerazione del fatto che, ogni anno, a livello nazionale, si verificano infortuni anche di grave entità causati dall’utilizzo di fuochi d’artificio, anche in libera vendita e che l’esplosione di petardi provoca notevole stress agli anziani, ai bambini, ai soggetti cardiopatici e agli animali. Inoltre l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti ed il lancio di razzi è sempre stato causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini, soprattutto per l’uso incontrollato da parte di persone che spesso non rispettano le precauzioni minime di utilizzo, come ad esempio le distanze da persone e abitazioni. Per tutti questi motivi il divieto non è più specifico soltanto per il periodo di fine dicembre ma resta valido per tutto l’anno”.

“Anche se, dice il sindaco Gianni Tagliani, vivendo in Italia, il fronte sulla legittimità è aperto. Diverse sentenze con altrettanti diversi giudizi nel merito sono state emesse nel corso degli anni. Tant’è nel 2016 gli interni specificarono che “il contenuto dell’ordinanza sindacale non risulta congrua con gli ambiti di competenza dell’autorità locale senza considerare che questi provvedimenti vengono emanati nel periodo di capodanno senza che si possa ricorrere  per chi ne avesse causa”. Dall’altra parte la sollecitazioni delle Prefetture che invitano ad adottare provvedimenti nel merito della questione”.


Sono convinto, conclude il sindaco, che occorra “evitare possibili spiacevoli conseguenze per gli usi scorretti dei botti, rispettiamo le persone deboli, i bambini e gli anziani, pensiamo ai nostri amici animali e allo spavento che provano nel sentire esplodere botti e petardi”. E che l’Ordinanza possa rappresentare un valido deterrente.”