Tortona e il Tortonese hanno caratteristiche e potenzialità pari, se non addirittura superiori, a tante zone turistiche rinomate in tutto il mondo (Alba e Toscana tanto per fare dei nomi) eppure là in turismo prospera con evidenti vantaggi per tutta l’economia, mentre da noi latita.

E’ la realtà oggettiva e innegabile riconosciuta da tanti esperti, personaggi e operatori esterni che ogni volta che visitano Tortona e le nostre colline per la prima volta e rimangono stupefatti dalla bellezza del paesaggio, dalle radici e dai personaggi storici che lo hanno frequentato, dall’arte e i monumenti presenti, nonché dai prodotti locali e dalle prelibatezze enogastromiche presenti.


E tutti si chiedono per quale motivo un territorio così bello, ricco e ricco di attrattive non venga valorizzato come meriterebbe.

Noi di Oggi Cronaca lo andiamo dicendo da tanto tempo qual’è il motivo ma la risposta – praticamente ufficiale – è arrivata l’altro giorno dagli operatori presenti a un incontro organizzato dal Comune di Tortona con l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio. Tutti (anche chi da sempre ha agito individualmente) sono stati concordi nell’ammettere che il territorio Tortonese vive nel campanilismo e molti che organizzano eventi e manifestazioni o vogliono valorizzarne le bellezze (Comuni, enti, associazioni o altro) lo fanno a livello individuale senza coinvolgere altri soggetti e senza “Fare rete”.

Spesso l informazione non è appropriata ma scarsa, solo su alcuni mezzi, senza sfruttare appieno le potenzialità del web, col risultato che vengono allestite tante manifestazioni, alcune di livello anche superiore ai più rinomati territori turistici italiani, ma rimangano fine a sé stesse e coinvolgono poche persone rispetto alle loro potenzialità,per poi cadere nel dimenticatoio e senza quel seguito turistico che invece meriterebbero.

“Qui non ci devono essere valli e soggetti diversi che vanno per conto loro – ha detto Frascesco Galanzino di Azalai e noto runner autore di imprese che hanno fatto il giro del mondo – ma il Comune di Tortona deve diventare il Polo di riferimento per tutte le iniziative. Basta barriere, basta sentirsi tutti numeri uno: il prodotto da promuovere non ci manca, ogni evento deve essere un successo e la condivisione è la cosa più importante. Si può fare molto di più solo se siamo uniti e insieme e ognuno non pensa al proprio piccolo orticello. Io faccio l’imprenditore e il 95% del mio fatturato è all’estero, eppure ho scelto di vivere qui, in questo bellissimo territorio che amo e credo possa essere maggiormente valorizzato. Ci vuole riconoscibilità e coordinamento e il Comune di Tortona – capo zona – deve essere il faro in cui identificarsi.”

“La comunicazione – ha detto Charlie Bergaglio creatore di Arena Derthona – è molto importante: una trasmissione sulla Rai che abbiamo contribuito a realizzare ha ottenuto il 21% di share ed è stata vista da 3 milioni di telespettatori. Bisogna insistere nella comunicazione e saper comunicare.”

“Bisogna uscire dal Campanilismo – ha detto Silvia Figini, vice sindaco di Casalnoceto – e fare rete. E’ necessaria una massa critica dove ognuno avrà la sua vetrina ma con un soggetto che deve essere al centro di tutto e coordinare il territorio e questo può essere solo il Comune di Tortona. Poi bisogna mettere a confronto chi ha esperienza con i giovani per formare meglio le nuove generazioni.”

“La Comunicazione è importantissima – ha detto Sergio Valenzona Sindaco di Castellania Coppi – ma bisogna sapere anche cosa e come comunicare per essere in grado di attrarre. A Castellania paese di 93 abitanti abbiamo avuto 40 mila visitatori in un anno ma è impensabile ad esempio che 400 persone giunte per una recente camminata in zona a mezzogiorno sia andati tutti via, dobbiamo fare in modo che qualcuno possa fermarsi anche solo un paio di giorni sul nostro territorio.”

“Dobbiamo creare un clima di unione – ha detto Giuseppe Francesco Betti sindaco di Alluvioni-Piovera – simile a quello che c’era tra gli amministratori prima dell’expo e ricordarsi che nelle valli Tortonese c’è anche la Bassa Valle Scrivia.”

Due soggetti che hanno compreso l’importanza di “Fare rete” e contribuiscono in modo determinante alla promozione del territorio sono la Curia Vescovile e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona: “la musica assume un ruolo importante – ha detto Don Paolo Padrini – e oltre a quelli del passato (Perosi, Campora ed altri) abbiamo personaggi come Polinelli, Marchese, Battegazzore, Consogno, Albertini e tanti altri che si fanno onore in giro per il mondo. Come Diocesi facciamo tante iniziative ma per valorizzare ancora di più il territorio sono necessari contributi e investimenti anche da parte della Regione. La comunicazione è il cuore di tutto ed è fondamentale: senza comunicazione non si va da nessuna parte.”

Chi investe sul territorio è la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che contribuisce in modo massiccio: “Ogni anno – ha detto Manuela Bonadeo – vengono stanziati 300 mila euro per la cultura, sosteniamo Pellizza, abbiamo il museo del Divisionismo e tanto altro.”

Una somma ingente quindi, che serve per valorizzare moltissimo il territorio che però, meriterebbe, appunto, una maggior rilevanza e una migliore comunicazione: molto spesso a Tortona e nella zona si organizzavo eventi importanti senza dare loro un’adeguata notizia.

Spesso la pubblicità alle manifestazioni viene fatta in modo improprio o frammentario, senza un’adeguata cabina di regia, ma di questo parleremo nei prossimi articoli….

Angelo Bottiroli