Una vergogna, qualcosa che non si può concepire in una città come Tortona e nei confronti di due giovani ragazzi, ma purtroppo è successa ed è l’ennesima dimostrazione che forse, la tanto agognata integrazione tra italiani e certi stranieri è sempre più difficile da addivenire.

Parliamo dell’imboscata nei confronti di due giovani tortonesi che si lasciano attirare da una giovane ragazza dice di aver subito una violenza e finiscono invece loro, per essere brutalmente picchiati e rapinati da immigrati extracomunitari. E’ accaduto domenica sera ma i Carabinieri di Tortona, per fortuna, sono riusciti ad individuare i colpevoli e arrestarli appena dopo un ora.


Secondo la ricostruzione dei militari due ragazzi di Tortona sono stati aggrediti, picchiati e rapinati nei pressi della Stazione Ferroviaria da altrettanti marocchini, dopo che una terza complice, loro connazionale, aveva attirato le vittime in una vera e propria imboscata.

Ecco come i Carabinieri sono riusciti a ricostruire il brutale episodio.

Sono le 22.30 di domenica quando, nei giardini antistanti la Stazione, i due giovani di Tortona, uno di 26 anni e l’altra di 29, stanno camminando e su panchina davanti alla stazione vedono una ragazza in lacrime.

Il ragazzo e la ragazza si avvicinano per domandarle se avesse bisogno di aiuto e qui scatta la trappola: la giovane afferma di essere stata vittima di una violenza.

Pochi secondi distrazione per i giovani tortonesi ma fatali, perché, improvvisamente, alle loro spalle, sbucano dal buio due marocchini che iniziano a colpirli con testate, calci e pugni, facendoli cadere a terra.

La giovane 29enne riesce miracolosamente a rialzarsi e a scappare mentre il ragazzo, ferito e incapace di reagire, rimane in balia degli aggressori che gli rubano lo zaino dopo averlo minacciato di morte.

Messa a segno la rapina i due marocchini si allontanano in tutta fretta, seguiti dalla connazionale che aveva fatto da “esca”.

Il giovane tortonese, però, nonostante le ferite, riesce a rialzarsi e trova la forza di chiamare la Centrale Operativa dei Carabinieri per raccontare l’accaduto.

E’ mobilitazione: sul posto, in pochi minuti, arrivano le pattuglie dei carabinieri di Tortona e delle Stazioni di Pontecurone e Castelnuovo Scrivia, che, dopo aver raccolto la denuncia sommaria delle vittime, iniziano le ricerche dei tre immigrati.

Le indagini durano circa un’ora, poi, finalmente, i barbari aggressori vengono individuati: prima uno e la ragazza complice, poi, nei pressi di piazzale Dellepiane, alle spalle della stazione ferroviaria, anche il terzo fuggiasco, il quale, alla vista dei Carabinieri, cerca di scappare lungo i binari.

Il marocchino, viene inseguito dai militari e una volta raggiunto e bloccato, tenta ancora di reagire, colpendo i Carabinieri che lo stavano fermando, fino a quando però, non viene definitivamente immobilizzato.

I Carabinieri recuperano anche la refurtiva sottratta al 26enne e gliela restituioscono.

Trasferiti in caserma, i tre immigrati vengono riconosciuti dalle vittime come gli autori del pestaggio e della rapina: si tratta di A.H., 24enne della provincia di Como, E.A.Y., 27enne senza fissa dimora, entrambi con pregiudizi di polizia, e della complice F.H., 22enne della provincia di Cuneo, tutti irregolari sul territorio nazionale.

Per loro l’accusa è, a vario titolo, di concorso in rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Sempre secondo la ricostruzione dei Carabinieri, prima dell’aggressione, i tre marocchini erano stati sorpresi privi di biglietto, a bordo di un treno, e per questo sono stati fatti scendere proprio alla Stazione ferroviaria di Tortona, dove poi hanno architettato la brutale rapina.

I due giovani tortonesi hanno entrambi riportato lesioni: il ragazzo ha subito la frattura dell’arcata zigomatica, giudicata guaribile in 30 giorni, mentre la ragazza contusioni varie guaribili in 6 giorni.

Durante l’operazione di cattura di E.Y. il terzo marocchino in piazzale Dellepiane, che ha opposto resistenza ai Carabinieri, sferrando loro calci e pugni, un Maresciallo e un Appuntato dell’Aliquota Operativa hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 6 giorni.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria e alla sezione femminile della Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, in attesa della convalida dei provvedimenti restrittivi.