Si chiamava Rino, aveva 56 anni ed è passato dal sonno alla morte nel suo letto.

Le persone che sono abituate a vederlo tutti i giorni però, si sono accorte che nella giornata di ieri, lunedì 15 luglio, l’uomo non si era visto in giro.


“Strano – devono aver pensato – non ci risulta dovesse andare a via, gli sarà mica accaduto qualcosa?”

Nei paesi, si sa, la gente e le abitazioni sono più controllate dalle persone che abitano intorno e dai parenti che da tutto il resto e così, quando arriva sera e la luce della casa dell’uomo, in via Bellini a Castelnuovo Scrivia rimane spenta, il mistero si infittisce.

Qualcuno probabilmente si avvicina alla casa dell’uomo e prova a suonare il campanello senza avere risposta. Anche al telefono non risponde nessuno, e così, poco dopo le 21 scatta l’allarme e viene chiamato il 112.

A Castelnuovo Scrivia, in via Bellini (nella foto), interviene mezzo mondo: ambulanza del 118, Vigili del fuoco e Carabinieri. Rino non risponde e dopo aver appurato da alcune testimonianze che sono oltre 24 ore che non da segni di vita, i pompieri decidono di entrare in casa: forzano un ingresso e lo trovano disteso nel suo letto che sembra dormire, ma in realtà è morto.

Il medico legale accerta che la causa del decesso è un arresto cardiaco, sicuramente un infarto.

Come vuole la prassi i Carabinieri stendono un verbale sull’accaduto che verrà inviato anche al Magistrato di turno ma la dinamica dei fatti è lampante: l’uomo è passato dal sonno alla morte, si è coricato domenica sera per non rialzarsi più.