L’iniziativa è nata presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino, che da qualche anno la promuove negli istituti che ne fanno richiesta.

L’Amaldi ha aderito allo scopo di valorizzare le eccellenze tra i suoi studenti e di proporre un approccio insolito e appassionante allo studio della matematica.


Gli alunni delle prime di tutti gli indirizzi che ne hanno fatto richiesta, sono stati selezionati per formare un gruppo misto aggiuntivo che si è riunito un’ora alla settimana in più rispetto all’orario curricolare.

Le lezioni sono state gestite in modo insolito: gli studenti, divisi in piccoli gruppi, ricevevano problemi-stimolo su cui lavorare in modo laboratoriale, discutendo e proponendo soluzioni da valutare prima con i compagni del gruppo e poi con tutta la classe. Sono stati usati strumenti poveri e tecnologici. Sono state valorizzate il più possibile la progettualità del singolo, l’interazione tra gli studenti, la capacità di risolvere problemi, e le abilità argomentative e dimostrative.

Sono stati affrontati argomenti come lo scioglimento dei ghiacciai e l’acqua alta a Venezia, distanze astronomiche e distanze atomiche, investimenti e tassi di interesse, spunti letterari, regolarità matematiche nelle decorazioni delle fette di una torta e così via.

Il lavoro è stato guidato da alcuni docenti di matematica della scuola, che partecipano mensilmente agli incontri di formazione a Torino, programmando e sviluppando le diverse attività, ed alternandosi nel seguire i ragazzi.

Il 5 giugno, quando hanno incontrato i loro genitori, il Dirigente Scolastico ed alcuni insegnanti, gli studenti hanno raccontato la loro esperienza positiva, contenti del percorso svolto. Questo sarà certamente di stimolo per continuare a seguire un cammino un po’ faticoso ma appassionante, e per i compagni nuovi iscritti alla prima liceo che vorranno intraprenderlo.