Tantissima gente, oggi, scrive libri, ma chi li legge? Pochissime persone.

Per farlo i libri devono essere attraenti, belli e soprattutto piacere.


Ma come si fa a sapere se un libro rientra nei nostri gusti personali e se le storie che andremo a leggere sono interessanti?

Per risolvere il quesito ecco l’idea: far provare al pubblico cosa potranno leggere in anteprima.

Questo accadrà sabato prossimo, 8 giugno, alle 16 alla Degusteria Forlino, in piazzetta de Amicis, dietro il Duomo, dove, legata alla presentazione del nuovo libro del Direttore di Oggi Cronaca, Angelo Bottiroli, l’autore regalerà a tutti i presenti, tre delle 27 storie contenute nel libro in modo che chi vuole possa leggerle, o prima dell’inizio della presentazione, oppure dopo e capire di cosa si tratta, fare domande, chiedere, parlare per capire cosa l’autore abbia da dire al pubblico e perché ha scelto di farlo con un libro e non attraverso il giornale che dirige.

L’ingresso ovviamente sarà gratuito e questa sarà anche l’occasione, al termine della presentazione, per rivolgere domande al giornalista, per capire come funziona il giornale, perché si fanno certe scelte e ogni altro tipo di quesito che verrà posto.

27 storie di altrettante persone di Tortona, una ogni mille abitanti.

Storie vere perché ogni racconto nasce dalla realtà e narra le vicissitudini effettivamente vissute da quella persona a cui la storia è dedicata; storie inventate perché ogni storia, è infarcita di eventi e particolari, inseriti dall’autore, che nulla hanno a che fare con la persona stessa, il cui nome, in alcuni casi è stato sostituito con uno di fantasia.

A volte gli inserimenti sono cospicui, in altri casi davvero minimi, ma l’essenza della storia, le sensazioni, i problemi, le passioni e le emozioni narrati in ogni racconto, sono tutti rigorosamente autentici.

Ogni persona è collocata all’interno di un sentimento predominante che caratterizza la storia stessa: tante persone, tante storie e tanti sentimenti, come fossero gironi danteschi.

Ogni racconto, inoltre, è ambientato in una città che non è mai la stessa, luoghi che ho visitato e conosciuto e che anche loro, come le persone, mi hanno trasmesso qualcosa: un particolare sentimento che ho cercato di descrivere succintamente.

Sono storie a sé stanti, ma al tempo stesso collegate fra di loro, grazie al protagonista, che c’è e non c’è, compare e sparisce a seconda dei casi e delle necessità, ma è lui che lega tutte le storie, compresa la sua.

Molteplici sono i fili conduttori che uniscono una storia all’altra e fra questi, in molti casi, c’è il confronto tra il passato e il presente perché il nostro modo di vivere e il nostro stile di vita sono stati radicalmente stravolti dalle profonde innovazioni tecnologiche che si sono susseguite negli ultimi 30 anni, ma soprattutto da quando sono nati  internet e lo smartphone.