I militari della Compagnia di Alessandria hanno concluso un’articolata attività ispettiva nei confronti di diversi soggetti di nazionalità cinese che, dal 2013 al 2018, hanno gestito un ristorante, un bar ed una società edile nella città di Alessandria, luogo di residenza di tutti i titolari. Al termine di una serie di verifiche fiscali, originate da preliminari attività di intelligence e di controllo economico del territorio, le fiamme gialle alessandrine hanno constatato una evasione fiscale di alcuni milioni di euro oltre all’omesso versamento di imposta sul valore aggiunto (IVA) di poco inferiore al milione di euro. Sono stati, nel contempo, contestati illeciti amministrativi per l’omessa istituzione del Libro Unico del Lavoro nei confronti di una società sottoposta a verifica oltre alla contestazione per l’infedele registrazione dei dipendenti sul predetto libro obbligatorio posta in essere da altre aziende. Tali violazioni sono state segnalate al competente Ufficio dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Al termine delle indagini condotte, i finanzieri hanno anche rilevato e segnalato alla Camera di Commercio di Alessandria l’omesso deposito del bilancio d’esercizio. L’analitica ricostruzione del volume d’affari delle imprese così individuate – resasi particolarmente complessa a causa di una contabilità rivelatasi, nella maggior parte dei casi, quasi del tutto assente – ha comportato, altresì, la denuncia all’Autorità Giudiziaria di tre persone per non aver presentato la dichiarazione dei redditi. L’attività descritta rientra pienamente tra le funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, volte alla prevenzione ed alla repressione dell’evasione fiscale, la quale sottrae importanti risorse economiche allo Stato, produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese ed accresce, di riflesso, il carico fiscale nei confronti dei cittadini e degli imprenditori onesti.