“Un museo in cantiere” . Così si chiama il progetto di realizzazione della prima parte del Museo Civico che vedrà la luce fra circa due anni e verrà realizzato in tre delle 12 sale di palazzo Guidobono a Tortona, destinate all’esposizione dei reperti .

Un museo che sta nascendo un poco alla volta, le cui fasi di realizzazione e i lavori in corso sono stati illustrati dall’assessore alla cultura Marcella Graziano, da Giambattista Garbagnoli della Soprintendenza e da Paola Comba, Conservatore del Museo.

“Quella a cui stiamo lavorando – ha detto l’esponente della Soprintendenza – è a prima fase che utilizzerà tre della 12 sale, iniziando dal pianterreno. E’ un lavoro di restauro delle opere molto complesso che ha preso il via nel 2016 effettuato anche grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e della Ubi-Banca. E’ la creazione di un museo pensato non solo come luogo per la collocazione di oggetti per l’acquisizione delle testimonianze del passato ma che segue un lungo percorso che si può articolare in tre fasi: conservazione, ricerca e comunicazione.”

Il materiale oggetto di restauro che è stato illustrato con una succesiva visita al deposito dei reperti che si trova sotto la scuola “Gianni Rodari” con ingresso da via Cereti riguarda soprattutto i ritrovamenti degli ultimi 30 anni.

Oltre al materiale custodito nel depositi, di cui a fine articolo potete vedere le immagini, a breve arriveranno in città circa mille cassette contenenti reperti archeologici rinvenuti sul territorio che erano custoditi altrove e che verranno esposti al pubblico nei prossimi anni.

“Nelle prime tre sale – ha detto Paola Comba conservatore del Museo – verranno esposti reperti che partono dall’epoca romana per arrivare fino all’Alto medioevo, poi nelle sale successive ci saranno gli altri. “

A “salutare” i visitatori ci sarà la statua di marmo del “Togato” in fase di restauro. Di seguito le immagini in esclusiva di alcuni reperti archeologici custoditi nel deposito della Soprintendenza che prima di essere esposti dovranno essere sistemati e ripuliti, oltre alle immagini della presentazione di questo importante momento che si è svolto in parte a palazzo Guidobono e in parte in via Cereti.