“Giuseppe e lo Sputafuoco” è un libro bellissimo, che suscita emozioni e riflessioni profonde, una storia di coraggio e cambiamento. Narra di Spaccasquali, un bimbo di otto anni che, pur avendo nell’anima un giardino rigoglioso, deve fare i conti con il deserto della sua vita quotidiana: vive su una nave di pirati, circondato da persone aride e incattivite, che vedono il suo desiderio di vivere pienamente se stesso come una minaccia da estirpare nel modo più radicale. Tutti i pirati, compresa la mamma Brucianemici e il capitano Picchiauomini, si sono arresi di fronte alla vita, scegliendo una triste e rabbiosa immobilità. L’autore è Davide Sibaldi e martedì 30 aprile, per l’intera giornata, incontrerà gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Serravalle Scrivia, a conclusione di un percorso di approfondimento del testo che i ragazzi hanno svolto negli scorsi mesi con i loro insegnanti. L’esperienza è nata grazie alla sensibilità di  Giulia Marchioni, vice sindaco di  Serravalle, cui Sibaldi ha proposto il proprio lavoro circa un anno fa, e che si è impegnata a portare il progetto alle scuole e a farlo promuovere dal Comune di Serravalle Scrivia.

“Il progetto mi è piaciuto da subito- ha detto Giulia Marchioni- parla della bellezza dell’integrazione, mettendone in luce gli aspetti positivi, al contrario di quanto fa la cronaca che sottolinea spesso quelli negativi. Mi ha emozionata molto il fatto che l’autore abbia realizzato un film documentario, intitolato “il primo meraviglioso spettacolo”, tratto dalla creazione di uno spettacolo teatrale sui rifugiati realizzato l’Istituto Comprensivo di Ghedi   da 45 bambini e dai loro genitori provenienti da 11 Paesi differenti, alcuni dei quali con disabilità psichiche. Il film documentario – continua Marchioni – contiene anche bellissime interviste  a bambini e genitori sulla felicità dell’infanzia, che dovrebbe rimanerci dentro anche nell’età adulta, per aiutarci a vedere l’altro non come un diverso ma come un essere umano che prova le nostre stesse emozioni e sentimenti. Il film è stato patrocinato da Unicef e da Amnesty International, per il modo delicato e sensibile in cui ha affrontato il tema dell’Immigrazione ed è probabile che un rappresentante Unicef sia presente alla giornata del 30 aprile. Sarà un momento speciale, a coronamento di un percorso di approfondimento e lavoro sul testo che i ragazzi hanno fatto con gli insegnanti negli scorsi mesi. Sibaldi passerà tutto il giorno con i ragazzi, incontrando separatamente le singole classi, portando le proprie tavole grafiche, rispondendo alle curiosità, raccontando la


propria esperienza, approfondendo i temi di discussione emersi dalla lettura quali la famiglia, il cambiamento, la libertà di sognare, l’incontro tra le culture, i pirati di oggi”.