In riferimento all’articolo pubblicato dal titolo: “Pilota impazzito nei cieli di Tortona, sperando che non sia di linea, o cosa?” vorrei analizzare assieme agli altri lettori le immagini allegate al predetto che circolano anche da diverso tempo sui Social Networks.

Vorrei innanzitutto presentarmi professionalmente come Pilota di Linea essendo Primo Ufficiale a bordo di Airbus A320 (aeromobili fra i più evoluti e diffusi nel Mondo). 


Prima di dare aggettivi o  titoli (del tipo “Pilota Impazzito”, “Pilota buontempone”, “Speriamo che non sia di linea”, “poveri passeggeri” e “manovra perfettamente inutile”) che possono suscitare allarme e preoccupazione ai lettori, potenziali utenti di questo sicuro, diffuso e indispensabile mezzo di trasporto, occorre avere chiari dei concetti aeronautici  tali da non cadere in quella che, L’Head of Training (capo dell’addestramento) della mia Scuola di Volo, chiamava “ atto di Pedofilia Aeronautica”, nel gergo comune detta anche: ”Stupidaggine di proporzioni Bibliche”.

Innanzitutto, vista la quota in cui si iniziano a formare le scie di condensa dei motori Jet nonché le dimensioni dell’aereo visto da terra, direi che si tratti proprio di un aviogetto di linea.

Da terra abbiamo ovviamente una prospettiva diversa. Quelle che da terra possono sembrare virate strette, alla quota alla quale sono state fatte così non sono. Gli aeromobili di linea volano tutti in un regime di volo molto particolare, critico (ciò non vuol dire non sicuro, vuol dire che richiede tecniche di costruzione e di impiego particolari per raggiungere la sicurezza), ossia quello transonico (indicativamente volano ad una velocità di Mach 0.78). Compiere virate strette a questa velocità, significa  ottenere un fattore di carico talmente elevato da danneggiare la struttura della macchina se non farla collassare nei casi più estremi (sbriciolarsi in volo).

Seppur i passeggeri hanno la percezione di volare sempre diritto in crociera (percezione legittima in quanto non si hanno riferimenti esterni né strumentazione la leggere, praticamente si vola in un tubo chiamato fusoliera) vi posso assicurare che non è sempre così. Spesso il controllo di terra ci impone di fare delle divergenze dalla rotta o addirittura di ridurre o aumentare la velocità dichiarata sul piano di volo per vari motivi (traffico, meteo in rotta, per farci guadagnare tempo perché in ritardo).

Oppure a seguito di problematiche varie (per esempio la sintonizzazione errata di una stazione di radionavigazione di terra o di un inserimento errato di un punto di navigazione) l’aeroplano può deviare dalla rotta. Sta ai piloti capirlo subito e riportare la macchina sulla giusta rotta. Ecco perché in tutti i voli commerciali adibiti al trasporto pubblico di passeggeri o merci si è sempre in due come piloti. Anche se la macchina è certificata per avere un solo pilota. 

Sono stato molto sintetico sperando lo stesso di avere reso l’idea. Purtroppo su queste cose ci sarebbe da parlare per ore o scrivere pagine su pagine riportando scritti ed immagini pubblicate su quello che noi piloti chiamiamo “Sacri Testi” ossia i manuali di volo.

Quello che abbiamo potuto vedere nelle immagini dell’articolo non è nient’altro che un normale rientro in rotta. Nulla di folle, strano, scherzoso e soprattutto inutile.

Colgo l’occasione per pregare i giornalisti a chiedere a chi di competenza e di mestiere le informazioni necessarie prima di pubblicare scritti che possono, se esposti male, causare ulteriore paura di volare ai lettori e potenziali passeggeri quindi clienti di aziende aeronautiche.

Non è successo nulla di allarmante e di pericoloso e i passeggeri che erano a bordo della macchina in foto ora sono in vacanza, dalle loro famiglie o a casa loro dopo la trasferta lavorativa senza sapere che a Tortona sono state scattate queste foto che hanno suscitato scalpore o preoccupazione.

Grato per l’attenzione! Godetevi i vostri futuri voli! Volare è Libertà!

Pier Paolo Liuzzo  – Primo Ufficiale A320 –
Star East Airline

Ringraziamo il nostro puntuale lettore e ci prendiamo volentieri il “rimprovero” perché questo è servito a chiarire le cose e a tranquillizzare chi è abituato ad utilizzare l’areo per andare in vacanza che adesso può stare tranquillo (anche se non avevamo alcun dubbio). Ha ragione Liuzzo quando afferma che bisognerebbe acquisire le informazioni necessarie prima di pubblicare scritti che possono, se esposti male, causare ulteriore paura di volare ai lettori ma questo era una specie di articolo un po’ scherzoso, nato da una curiosa immagine che noi, insieme a tante altre persone, abbiamo visto sui cieli di Tortona e non abbiamo mai minimamente pensato ad un’imperizia del pilota o a guai per i passeggeri. Ci scusiamo se qualcuno può averlo pensato. A volte i messaggi arrivano diversi da come vengono scritti e ce ne spiace, ma ha fatto bene Liuzzo a chiarire. Lettere come questa che spiegano fenomeni apparentemente strani sono sempre bene accette.

La redazione