Brillante intervento del Comune che ha approvato il Progetto anti bullismo “Restiamo Connessi”

Ecco di cosa si tratta


Premessa

Prendere in giro ripetutamente; diffondere pettegolezzi e dicerie; escludere continuamente qualcuno dai giochi o dai discorsi, esigere oggetti, cibo o denaro ottenendo il silenzio di chi osserva; umiliare, sottomettere, impaurire, al punto da provocare un serio disagio e un malessere evidente in chi ne è vittima: atti come questi sono presenti nella scuola e negli ambienti frequentati dai ragazzi da tempo immemorabile, ma da qualche decennio in qua hanno raccolto maggior attenzione. Oggi sappiamo che subire dei piccoli o grandi soprusi crea una sofferenza che viene somatizzata da alcuni individui più sensibili o può portare a veri e propri disturbi depressivi. Anche chi è bullo subisce delle conseguenze, se è vero che nel momento in cui agisce non ha riscontri negativi, qualora mantenga nel tempo le stesse modalità di comportamento è statisticamente provato che incorrerà in gravi problemi con la giustizia. Ma anche chi assiste agli episodi di bullismo, ossia “gli spettatori”, subiscono delle conseguenze nell’immediato, infatti, tali episodi accentuano emozioni come la paura e l’ansia sociale e rafforzano comportamenti come l’omertà. Per quanto riguarda gli interventi, i soggetti interessati sono, oltre agli alunni, gli insegnanti. In generale gli insegnanti possono farsi carico di questi problemi attivando una programmazione contro le prepotenze e promuovendo interventi tesi a costruire una cultura del rispetto tra gli alunni e tra gli alunni e gli insegnanti stessi.

La specificità di un intervento preventivo è quella di essere rivolto a tutti gli alunni e non direttamente ai bulli e alle loro vittime, perché, al fine di un cambiamento stabile e duraturo, risulta maggiormente efficace agire sulla comunità degli spettatori, educando alla responsabilità e alla capacità proattiva e positiva di soluzione dei conflitti. Il tutto verrà proposto attraverso laboratori pensati appositamente per costruire relazioni sane e durature.

Parti coinvolte: – Comune di Diano Marina (in qualità di capofila dell’ATS 12): Polizia Municipale Servizio sociale – Comando Carabinieri – Direzione scolastica Diano Marina – Associazione Stella Polare Destinatari Alunni delle classi medie della Scuola Secondaria di 1° grado, I. C. “Umberto Novaro” di Diano Marina e “D.A. Roggerone” di San Bartolomeo al Mare

Tot. 16 classi

Obiettivo generale Prevenire il fenomeno del bullismo a scuola, attraverso interventi di gruppo e/o laboratoriali con lo scopo di aggregare e includere tutti gli alunni in modo tale da far emergere gli aspetti di condivisione e solidarietà che non devono mai mancare. Altresì sarà predisposto uno spazio dedicato all’ascolto per coloro che vorranno far emergere situazioni che provocano malessere o disagio in modo tale da porne fine. L’accesso allo sportello è gratuito per i ragazzi e le loro famiglie, previo appuntamento.

Un decalogo da seguire Cose da non fare 1. offendere gli altri 2. nascondere ai genitori che qualcuno ti fa male 3. dire bugie 4. trattare male un compagno che ti sta antipatico 5. approfittarsi dei compagni più deboli Cose da fare 6. Raccontare sempre tutto ai genitori 7. Raccontare i comportamenti prepotenti, se ne sei vittima, se ne sei testimone, e se ne vieni a conoscenza 8. Difendere, se possibile , i compagni vittime di prepotenze 9. Trattare tutti i compagni allo stesso modo 10. Cercare l’aiuto degli insegnanti, del personale non docente, di altri compagni se qualcuno ti minaccia

Obiettivi specifici

 Sensibilizzare gli alunni sul problema delle prepotenze a scuola e sul valore dell’aiuto reciproco e dell’empatia.  Spirito di gruppo  Saper riconoscere gli atti di bullismo da gesti di altro genere.  Individuare strategie efficaci per contrastare il bullismo. Contenuti – Riconoscere emozioni in sé e negli altri. – L’assertività e l’empatia: abilità sociali protettive e di contrasto. – Quali possono essere le soluzioni e le strategie da adottare per contrastare il bullismo: solidarietà, spirito di gruppo ecc. Fasi 1° fase: presentazione dei laboratori ai docenti 2° fase: presentazione progetto ai genitori tramite avviso sul diario, sito scolastico, brochure con decalogo. 3° fase: presentazione progetto ai ragazzi delle medie in classe 4° fase: somministrazione finale del questionario ai ragazzi Metodologia d’intervento Gli interventi saranno realizzati mediante l’impiego delle tecniche dell’ascolto attivo e della comunicazione efficace, con azioni:  in classe;  colloqui individuali;  colloqui di piccolo gruppo;  colloqui con i docenti al fine di rafforzare le proprie competenze educative;

Verranno proposti i seguenti laboratori: – Canzoni per emozionarsi : ogni alunno porterà un brano a lui caro e spiegherà dopo l’ascolto cosa rappresenta per lui. Questo permette ai ragazzi di riflettere su quello che ascoltano e unire attraverso un legante che è quello della musica. – Giochi di una volta: verranno proposti ai ragazzi attività ludiche in legno con lo scopo di cambiare un po’ i ritmi troppo spesso legati alla tecnologia o al bombardamento di internet, chat e tutto quello che concerne la rete. – Laboratorio carta: attraverso l’ausilio di una macchina che decora la carta i ragazzi potranno realizzare oggetti con cui poi poter abbellire angoli dei corridoi della scuola. – Visione di film “emozionali” con tavola rotonda Durante ogni laboratorio si cercherà di far legare ogni compagno, in modo che i pregiudizi o modalità relazionali negative vengano rese nulle. Verifica

Per valutare l’efficacia del progetto si favorirà la produzione scritta dei ragazzi attraverso temi di riflessione. È prevista inoltre la somministrazione di un questionario di gradimento finale. Responsabile del progetto Dott.ssa Daisy Augeri Educatore Professionale Socio Pedagogico disciplinato ai sensi della legge 205/2017 Esperta dell’età evolutiva e consulente educativo – familiare – scolastico Iscritta al Registro Nazionale APEI