La Polizia di Stato di Casale Monferrato, nel corso di un’articolata attività di indagine, ha deferito in stato di libertà all’A.G., cinque persone di origine romena,  RD. 32 anni, M.G. 28 anni,  V.M.  24 anni,  S.M.  21 anni e  L.R.  26 anni, tutti ritenuti responsabili in concorso fra loro del reato di furto aggravato e continuato.

L’attività di P.G. traeva origine dalla denuncia formalizzata da G.L., cittadino casalese di 82 anni, il quale, mentre si trovava in Piazza Cesare Battisti, veniva avvicinato da una giovane donna, piuttosto avvenente, la quale, lo irretiva con alcune avances abbracciandolo per qualche secondo.


Subito dopo la donna lo salutava e si allontanava velocemente per salire a bordo di un’autovettura di colore grigio che celermente si allontanava. L’uomo, dopo qualche istante, si rendeva conto che non aveva al polso il suo orologio Rolex marca Oyster, del valore di € 10.000,00 circa ma, inizialmente, supponendo di averlo dimenticato a casa, vi faceva ritorno per cercarlo.

Ivi, non trovandolo, capiva che la sconosciuta, approfittando del suo istante di confusione, glielo aveva rubato e pertanto, dopo circa un’ora dagli eventi, raggiungeva il Commissariato di P.S. per segnalare quanto occorso.

Gli investigatori acquisivano immediatamente i filmati di alcune telecamere cittadine, poste sia nei pressi del luogo dell’evento che in corrispondenza delle arterie di ingresso ed uscita alla città e dalla loro visione individuavano la macchina su cui saliva la donna dopo il furto.

L’autovettura, AUDI A3 di colore grigio era intestata ad un c.d. “prestanome”, proprietario di altre decine di veicoli ma, mediante una capillare attività di accertamento si risaliva all’identità di due appartenenti al sodalizio criminale, di cui venivano reperite anche le utenze telefoniche e riscontri su episodi analoghi, perpetrati in varie Regioni, Piemonte, Lombardia e Liguria.

Successivamente gli investigatori addivenivano alla parziale identificazione anche degli altri componenti del sodalizio criminale, tutti dediti in via esclusiva e continuativa alla commissione di reati di natura analoga. Ogni mattina dividendosi, si recavano in varie città delle Regioni su menzionate ed in loco monitoravano i movimenti di persone di età avanzata, preferibilmente di sesso maschile, in possesso di orologi di pregio, specialmente Rolex, al fine di  “agganciarle” con delle velate avances di natura sessuale. Solo in via residuale, ove non fossero riusciti in tale intento, si dedicavano al furto di monili in oro, in tal caso scegliendo come vittime anche donne.