Con manifestazioni e cortei in tutta Italia che si svolgeranno tra il 7 e il 10 febbraio, anche quest’anno CasaPound ricorda i connazionali trucidati dai partigiani titini alla fine della seconda guerra mondiale.
“Essere italiani era l’unica ‘colpa’ delle vittime del genocidio messo in atto da Tito – spiega CasaPound in una nota – una vera e propria pulizia etnica che ha visto decine di migliaia di italiani assassinati, torturati, gettati, anche vivi, nelle foibe, e poi, per 50 anni, ignorati dai libri di storia e dimenticati dalla loro stessa Nazione. Ma l’identità di un popolo non può essere cancellata con il sangue o annientata con l’esilio. E per ricordarlo CasaPound Italia organizza una serie di iniziative in tutta Italia: nella settimana che va da sabato 4 e sabato 11 febbraio cortei, fiaccolate, conferenze e presidi sono in programma in decine di città italiane, da Bolzano a Siracusa”.
“A Tortona – prosegue il responsabile di cpi Andrea Mantovani – faremo una fiaccolata sabato 9 Febbraio alle ore 18.00, nel cortile ex Caserma Passalacqua, dedicato ai Martiri delle foibe. In questa caserma, costruita alla fine dell’Ottocento ed utilizzata fino al termine del secondo conflitto mondiale come struttura militare, a partire dal 1946 la Caserma Giuseppe Passalacqua di Tortona inizia la sua lunga attività di centro raccolta profughi.I primi profughi arrivati a popolare le grandi stanze dell’edificio, costituito da quattro fabbricati disposti intorno a un ampio cortile centrale, furono esuli giuliano-dalmati, circa 1.100 unità.La caserma Passalacqua si presenta come una delle strutture più ampie all’interno dell’intero panorama dei centri di raccolta profughi italiani: si calcola infatti che siano stati almeno 20.000 i profughi che tra il 1946 e la fine degli anni Sessanta abbiano varcato i cancelli della struttura derthonina.”