Nessuna sorpresa, a quanto pare, per quanto riguarda il candidato sindaco scelto dalla Lega di Novi Ligure e che dovrebbe guidare tutte le altre forze della coalizione di centro destra: è Gian Paolo Cabella.

Si tratta del nome più gettonato, anzi si tratterebbe dell’unico nome, avanzato a più riprese in questi mesi.

Il coordinatore cittadino della Lega, Giacomo Perocchio, teneva, e non poteva fare altrimenti, tutti sulla corda, facendo intendere che potevano esserci delle novità.

Invece è Gian Paolo Cabella, il nome detto, ripetuto, gridato.


Cabella è staato ex vice-segretario al comune di Novi, funzionario dell’Asl di Alessandria, presidente dell’Atm del capoluogo col sindaco Fabbio, già in pista nel 2009 nella rosa dell’allora candidato sindaco Maria Rosa Porta, nome avanzato anche nelle elezioni amministrative del 2014 quando però le forze facenti parte del centro destra si presentarono all’appuntamento divise, ognuna praticamente con il suo esponente.

Gian Paolo Cabella si presenterà, alla testa di una coalizione che Marco Bertoli, consigliere comunale dal 1995, incaricato dalla Lega di tenere i contatti con gli altri partiti e movimento politici cittadini, è riuscito ad unire.

E Marco Bertoli gongola, affermando che praticamente da vent’anni il centro destra non si presentava unito dietro ad un suo alfiere.

Per la verità manca ancora l’ufficializzazione dell’adesione di Forza Italia, ma sembra scontata. D’altro canto Forza Italia a Novi sembra vivere un momento di incertezza in seguito alle dimissioni del coordinatore cittadino Andrea Sisti. Dimissioni non politiche ma di lavoro e familiari perché Andrea non vive e non lavora a Novi.

Alla coalizione di centro destra, dovrebbero anche aderire oltre alla Lega, la lista civica “Avanti Novi” di Andrea Scotto, poi Fratelli d’Italia di Enzo Baiardo e una, la lista civica che Fabio Bruno ed Enrico Ravazzano stanno cercando di comporre.

A molti Cabella si presenta affabile, cordiale, gentile, disponibile, pone gli interlocutori a proprio agio e certamente questa è una cosa importante. Aggiungiamoci che ha anche una certa conoscenza dei meccanismi della macchina comunale, essendo stato per anni vice-segretario, e conosce anche quelli delle partecipate, essendo stato presidente dell’Atm di Alessandria.

Maurizio Priano