L’Europa ha ancora una volta chiamato a raccolta gli studenti dell’I.I.S. Marconi Carbone e degli altri Istituti Superiori tortonesi presso la Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, dove si è svolta, come di consueto, la Conferenza propedeutica al concorso “Diventiamo Cittadini Europei”.

L’evento, promosso dalla Consulta Regionale Europea in collaborazione con l’Istituto Universitario di Studi Europei (IUSE) di Torino, è ormai giunto alla sua 35esima edizione e raccoglie e diffonde tutte le opportunità che l’Unione Europea offre ai cittadini, ai liberi professionisti, ma soprattutto alle scuole, promuovendo una formazione giovanile incentrata sull’essere cittadini di un organismo sovranazionale come l’UE e sui diritti e doveri che ne conseguono.
Relatore dell’incontro il prof. Michele Vellano, già docente di Diritto Internazionale e dell’Unione Europea in Valle d’Aosta e attualmente docente del Dipartimento di Giurisprudenza all’Università di Torino, che, dopo una breve introduzione sull’importanza e il successo dell’iniziativa, ha letto i due temi proposti quest’anno per poi commentarli in modo più approfondito.


La prima traccia è incentrata sul Parlamento Europeo, l’unico organo direttamente eletto a suffragio universale dai cittadini dell’Unione, che, proprio dal 23 al 26 maggio 2019, saranno chiamati alle urne in tutti i 27 stati membri per eleggere i propri Rappresentanti, in carica per i prossimi cinque anni. Gli studenti che sceglieranno questo tema dovranno scrivere una lettera ad un amico extraeuropeo, al quale spiegheranno, argomentandole, le funzioni, la costituzione e le opportunità che questo organo offre ai propri cittadini.

La seconda traccia riguarda invece il tema molto attuale della parità di genere e della lotta alle differenti forme di discriminazione sociale. In merito a questo delicato argomento , il Prof. Vellano ha fornito agli studenti numerosi dati e indicazioni, per esempio gli articoli dal 153 al 157, emanati dall’Unione Europea, con i quali viene sancito lo stesso trattamento di genere sul posto di lavoro relativamente alle indennità, alla malattia e alle retribuzioni, direttive che sono state poi importate negli Stati e implementate nelle varie Costituzioni nazionali fino ad arrivare all’emanazione della Carta dei Diritti Fondamentali di Nizza del 2000, aggiornata nel 2007, in cui vengono impostate norme ancora più precise ed importanti per la parità di genere all’interno dell’Europa che, altrimenti, difficilmente sarebbero state applicate nei singoli Stati, come i numerosi progetti e iniziative formative finanziati dall’Unione contro la violenza sulle donne o su altri temi sensibili e rivolte soprattutto ai giovani.

Nelle ultime battute il prof. Vellano, rispondendo alle domande dei ragazzi intervenuti, ha specificato altri ideali presupposti dell’Unione che, nonostante tutto, garantisce ai suoi membri ed al continente la pace da circa sessant’anni. Come infatti ripreso nel titolo, è stato più volte ripetuta la frase “Unione Europea come opportunità”, opportunità di studio universitario, di scambio ma anche di idee, in particolare rivolte a noi giovani che, come vuole fortemente l’Unione Europea, potremo garantire un futuro pacifico e migliore a noi stessi e agli altri, realizzando il sogno di chi ha creduto inizialmente a questo ideale.

Luigi Grillo – 4^AR Amministrazione, Finanza e Marketing