Il Comune di Acqui Terme ha provveduto alla trascrizione dell’atto di nascita del bambino nato da due mamme a Barcellona, in Spagna. Felici che il caso da noi sollevato abbia avuto esito positivo, inviamo un breve commento a conclusione della vicenda.

Ufficio Stampa demA Alessandria

Sono passate poco meno di due settimane da quando abbiamo sollevato il caso della mancata trascrizione, da parte del Comune di Acqui, dell’atto di nascita di una bambino nato il 24 ottobre a Barcellona, in Spagna, da due mamme.
Abbiamo ascoltato la loro storia lo scorso 23 novembre, durante l’assemblea pubblica “E’ l’amore che crea una famiglia” che abbiamo organizzato proprio ad Acqui Terme per accendere i riflettori su quella che consideriamo una battaglia di umanità, prima ancora che politica.
Gli intoppi burocratici che le due mamme, e le loro famiglie, hanno dovuto superare non sono giustificabili, vista la chiarezza di diverse sentenze tra cui quelle della Corte di Cassazione che in passato hanno riconosciuto la validità di quegli atti e del dettato costituzionale che sancisce l’uguaglianza di tutte le cittadine e i cittadini, senza distinzione alcuna.
Siamo stati accusati di “strumentalizzare la vita delle persone”, quando abbiamo solo chiesto che il sindaco Lorenzo Lucchini e la sua Giunta smettessero di temporeggiare su una questione così importante come il riconoscimento di una famiglia.
“La nostra mobilitazione, insieme alla determinazione e alla pazienza della famiglia del bambino- commenta Matteo Bottino, attivista di demA Alessandria- ha prodotto i risultati sperati. Oggi il Comune di Acqui Terme trascriverà l’atto di nascita del figlio della coppia, creando un importante precedente per tutte le famiglie che verranno e che, speriamo, non dovranno più attendere.”