Treni scortati, verifiche sui passeggeri in transito, controllo delle aree adiacenti le stazioni, dei depositi destinati al ricovero dei treni e degli impianti lungo linea: così la Polizia Ferroviaria garantisce la sicurezza.

Le cifre realizzate, dall’inizio del 2018 ad oggi, dal Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle d’Aosta sono significative e danno idea dell’impegno profuso lungo la rete ferroviaria di competenza, 1900 km che servono 215 stazioni su cui transitano più di 1000 treni ogni giorno: le persone identificate sono state 59629 di cui 19450 straniere, 458 e 25 gli indagati e gli arrestati tra cui rispettivamente 323 e 18 stranieri, 29 i minori rintracciati perché denunciati come scomparsi, 532 le contravvenzioni elevate sia per violazioni al Regolamento Polizia Ferroviaria che al Codice della Strada. Importante lo sforzo operativo espresso sul fronte del degrado, che ha consentito l’adozione di ben 26 provvedimenti di allontanamento dalle stazioni nei confronti di persone moleste, questuanti che con il loro comportamento hanno ostacolato la libera fruizione del servizio ferroviario agli utenti. Per alcune di esse i Questori hanno già emanato i conseguenti DASPO urbani.

I risultati operativi scaturiscono dal controllo capillare degli ambiti ferroviari di competenza, articolato su dispositivi che vengono adeguati di volta in volta ad esigenze e dinamiche sempre nuove: 6890 i treni scortati sulle tratte critiche da 2700 servizi di Specialità, 7720 i servizi di vigilanza in stazione, 873 le pattuglie automontate lungo linea, 428 i servizi straordinari compartimentali e 716 i servizi in abito civile dedicati all’antiborseggio, reato particolarmente sentito dagli utenti, coinvolgendo spesso effetti personali e documenti identificativi.

 

Grazie al quotidiano lavoro svolto dalla Polizia Ferroviaria nelle stazioni e sui treni gli atti predatori ai danni di viaggiatori mantengono un trend discendente. Le attivazioni degli immediati interventi di Polizia da parte di personale ferroviario, viaggiante o di terra, del personale della security aziendale e dell’utenza hanno certamente contribuito a tale risultato.

Dall’analisi dei fatti di reato più frequenti, si rileva che la distrazione è sicuramente il principale fattore favorente tali illeciti. Distrazione che si fa più insidiosa proprio durante alcune fasi del viaggio, spesso caratterizzate dalla fretta: spostamenti dei bagagli, acquisto ai distributori automatici di biglietti ed alimenti, prelievo al bancomat di stazione, uso del cellulare e dell’Ipad.

La Polfer raccomanda ai viaggiatori di non lasciare mai il bagaglio incustodito, non solo per prevenirne il furto ma anche per evitare che venga scambiato per un “oggetto sospetto”, con conseguente avvio delle previste procedure di polizia, di non farsi distrarre da sconosciuti o da circostanze ed episodi che possono essere inscenati ad arte, col solo fine di distogliere l’attenzione della vittima. I contesti preferiti per consumare reati sono gli assembramenti, le code alle biglietterie, specie quelle automatiche, le fasi più concitate di salita e discesa dal treno.

E’ sempre prudente non lasciare oggetti di valore incustoditi anche se per pochi istanti, lo stesso cellulare lasciato in carica sul tavolino va tenuto d’occhio, così come è preferibile tenere separato il denaro dai documenti. Meglio comunque non lasciarli nelle tasche della giacca appesa accanto alla poltrona, accessibile da malintenzionati seduti alle nostre spalle.

Allo stesso tempo, i bagagli posti nelle cappelliere vanno tenuti sotto controllo, specie durante la sosta del treno: il momento migliore per selezionare la vittima, consumare il furto e dileguarsi indisturbati è proprio il transito con breve sosta nelle stazioni, specie se ravvicinate. Un più elevato rischio si registra proprio al transito nelle stazioni dei capoluoghi, tra Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa e viceversa. In ogni caso, l’immediata segnalazione del furto subito al personale di Polizia presente in stazione o di scorta sul treno, ovvero al Capotreno, nonché la sua denuncia alle Forze di Polizia, grazie anche all’uso dei sofisticati sistemi di videosorveglianza di terra e di bordo, hanno consentito in molti casi di perseguire gli autori e recuperare la refurtiva.

Anche scendere dal treno per fumare una sigaretta o acquistare velocemente una bevanda può riservare delle sorprese, vuoi per il furto del bagaglio a bordo rimasto incustodito, vuoi per la ripartenza del treno ed il rischio di trovarsi a terra separati dai propri familiari. Negli ultimi giorni sono stati frequenti gli interventi della Polfer nei confronti di minori, disabili o anziani rimasti improvvisamente soli o a terra o a bordo treno. Grazie all’immediato coordinamento con FS si è riusciti sempre a soccorrere le persone rimaste sole e rassicurare i familiari lontani.

 

Il richiamo più importante va però fatto alla salvaguardia dell’incolumità di chi viaggia, cui bisogna rammentare che non c’è motivo, fretta o altro che giustifichi comportamenti pericolosi per sé e per la sicurezza dei trasporti: mai oltrepassare la linea gialla, non correre o spingere le persone lungo le banchine, servirsi esclusivamente dei sottopassaggi, una mano salda ai bambini ed un occhio agli animali domestici al seguito. Ovviamente se il treno è già in movimento, pazientare ed attendere il prossimo, così come se non si è scesi alla fermata giusta, non commettere imprudenze ed attrezzarsi per quella successiva. In ogni caso il Capotreno è il primo riferimento a bordo ed è in contatto con la Sala Operativa Polfer compartimentale per segnalare situazioni particolari e richiedere interventi di Polizia.

Questi ed altri suggerimenti per un viaggio responsabile sono riportati su depliant informativi realizzati dalla Polizia di Stato unitamente a Ferrovie dello Stato italiane, in distribuzione presso tutti gli Uffici Polfer e biglietterie FS e scaricabili dal sito www.poliziadistato.it

 

I servizi della Polfer sia in stazione che a bordo treno, integrati con quelli delle Questure nelle aree limitrofe alle stazioni principali, saranno ulteriormente intensificati nei giorni dell’esodo e controesodo di ferragosto, giorni da “bollino nero”, con particolare attenzione per i treni diretti verso la Riviera Ligure e la Valle di Susa e per i treni ad alta velocità nazionali ed internazionali.