Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Leggo sempre con particolare interesse gli articoli, le lettere ed in generale tutto cio’ che ha come argomento d’interesse il nostro ospedale; forse meglio definirlo “cio’ che rimane del nostro ospedale”.
Polemiche, anche ultimamente, che pero’ nulla possono oggi cambiare.
Io ho sempre sostenuto, e tuttora sono fermamente convinto, che la principale imputata nella debacle che ci travolti sia solo ed unicamente la politica locale.
Vero che la sanita’ come l’abbiamo vissuta ed intesa per decenni non la rivedremo piu’, vero che una riorganizzazione del “mondo sanita’” era necessaria da almeno un ventennio, soprattutto in termini di costi complessivi, ma quanto accaduto a Tortona e’ solo dovuto ai cambiamenti ormai inevitabili?
Io ritengo che se si fossero ascoltate per tempo le voci che attorno alla nostra citta’ circolavano le cose sarebbero apparse piu’ chiare nel loro evolversi dagli inizi del 2000 in poi.   Qualcuno obiettera’ che con il senno di poi…………  Vero se non fosse che da anni il riferimento a queste “voci” l’ho sempre puntualmente rappresentato.
Comitati, viaggi di Sindaci a Torino e manifestazioni con fasce tricolori, minacce assortite di strapparsi le vesti, pardon le tessere di partito, fanno parte di un contorno, lodevole pero’ solo in parte, che nulla avrebbe potuto contro la strapotere della politica.
Vero che le decisioni sono dettate da lontano, ben sappiamo che i tavoli che contano sono a Roma, ma inevitabilmente le squadre messe in campo localmente, per quanto in argomento, ognuno di noi poteva metterle a confronto e valutarne la “potenza di fuoco”.  Se lo abbiamo fatto, ma siamo sempre in tempo a ricostruirne l’organigramma, nulla ci puo’ sorprendere oggi cosi’ come doveva essere di grande ammonimento ieri.   Ci siamo fidati delle promesse? Abbiamo creduto all’immutabilita’ dello status quo? Non saprei dire con precisione pero’ qui siamo arrivati certo non solo per colpe altrui.
Che la bilancia in questi ultimi dieci anni almeno sia stata quasi sempre, toglierei il quasi, a favore di Novi ritengo sia innegabile e l’ospedale, la sede Inps chiusa a Tortona ma ancora aperta a Novi, la Polizia ferroviaria (se non ricordo male)    ci raccontano una serie di eventi che ci hanno visto sempre soccombenti.
Le partite si possono anche perdere ma essere sconfitti senza nemmeno uscire dagli spogliatoi, come nel caso dell’ospedale, non puo’ essere colpa di Novi Ligure o Torino o Roma; ma Tortona dov’era?    Lo dicano i Sindaci degli ultimi vent’anni; senza vittimismi pero’.
Cordialita’
Il Tortonese fedele