Nella sala gremita della Fondazione, mercoledì 28 marzo 2018, il convegno organizzato dall’ I.I.S. Marconi di Tortona, ha dato modo alle varie realtà del territorio di confrontarsi sul fenomeno scottante del bullismo e sull’utilizzo  dei social, sempre più totalizzante e non sempre del tutto consapevole, allargato  ormai a tutte le fasce d’età,  anche tra i giovanissimi.

Accanto alle rappresentanze degli studenti delle diverse scuole del tortonese,  secondarie di primo grado e superiori, il Dott. Franco Calcagno dell’Ufficio Scolastico Regionale e la Dott.ssa Monica Faggionato dell’UST , il Vice sindaco del Comune di Tortona Dott.ssa Marcella Graziano e le forze dell’ordine, rappresentate dal  Maresciallo Capo  Davide  Palma della Compagnia  Carabinieri Tortona.  Sono intervenuti anche i Volontari del Servizio Civile Nazionale  del Comune  di Tortona   e i  Giovani  La Fenice APS.

“Il bullo è un figo, domina e non ha paura ed considerato giusto, si basa sul silenzio di chi sta attorno, ma in realtà chi si ribella è l’eroe, perché segnalando la violenza che subisce,  costringe il contesto intorno a prendere posizione,  permette alle Istituzioni di reagire”.   Attraverso le parole dei relatori, abbiamo scoperto che la Regione Piemonte ha messo in campo molti strumenti per poter affrontare adeguatamente il fenomeno: la Legge 71 del luglio 2017, l’Osservatorio permanente sul bullismo e  il progetto “Tutti in rete”, che propone un docente referente in ogni istituto scolastico.  Tuttavia, un  ruolo fondamentale lo riveste la prevenzione:  “E’ molto importante che nell’ambito famigliare e poi soprattutto in aula, tra ragazzi, si possa crescere nel rispetto di sé e degli altri , serenamente“.   Interessanti e utili i  progetti europei sull’educazione non formale  e quelli  “made by Finlandia” illustrati dai  volontari del servizio civile, che ci si augura facciano presto  parte anche delle nuove  proposte formative nelle nostre aule.

La parte del leone al Convegno, l’ha rivestita sicuramente l’indagine statistica sull’uso consapevole dei social media tra i giovanissimi, che mette a confronto  i dati  raccolti a due anni di distanza,  tra il 2016 e il 2018.   L’Indagine si è sviluppata grazie ad  una reale  collaborazione tra le scuole e l’Ufficio Scolastico del territorio.

Infatti, in occasione del Safer Internet Day 2016, i ragazzi del corso  Scienze Applicate,  sotto la supervisione della Prof.ssa  M.Assunta Orsi, avevano predisposto un questionario che è stato poi  proposto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Tortona.  L’analisi dei 237 svolgimenti e la successiva elaborazione  sono state in seguito presentate in occasione di eventi  pubblici a Tortona  e ancora, su invito, ad Alessandria, nella sede di Cultura e Sviluppo, riscuotendo grande successo sia tra i ragazzi sia tra gli addetti ai lavori. Successivamente, in occasione del Safer Internet Day 2018, l’Ufficio Scolastico territoriale di Alessandria e Asti si è avvalso del nostro questionario per proporlo a tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado della Provincia.  Sono stati illustrati i  dati raccolti dalle risposte di più  di 1000 ragazzi delle scuole delle città di Valenza, Asti e Alessandria,, Tortona e Novi.

A conclusione del Convegno, i  nostri studenti, M. Batte,  A. Arbasino e A. Panzanini di 5^ BS, hanno potuto  presentare, tramite grafici esplicativi, l’ulteriore analisi che mette a confronto i dati  rilevati nei due diversi periodi di tempo. Un’indagine che ha dato risultati inquietanti:  emerge che tra i teenager sotto i 13 anni, si abbassa ulteriormente l’età (7-8 anni) in  cui  i ragazzi ricevono il primo cellulare e  accedono ad internet. Non solo, navigano liberamente per la maggior parte del tempo per svago,  senza controllo e limiti,  sono più consapevoli  dei pericoli della rete (conoscono la parola Cyberbullismo), ma si alza  la percentuale di chi ha, tra i propri contatti,  anche persone sconosciute.  I pre-adolescenti, in questo breve arco di tempo, disertano Facebook (sempre più diffuso tra gli adulti) ma dilagano su Instagram, You Tube e su altri social per giovanissimi.

Per fortuna anche gli insegnanti, nei vari ordini di scuola, si stanno attivando per aiutare i giovani studenti  a crescere in consapevolezza. L’uso responsabile dei social  è un argomento che si sta sempre più affrontando trasversalmente nell’ambito delle varie materie curriculari e anche se nell’ambito scolastico cresce l’utilizzo di internet e di materiale multimediale, ci si augura che, di pari passo,  si proponga un approccio critico e pienamente responsabile alla rete.

Matteo Occhiuzzi 2^AA e la Redazione del Marconews