Secondo appuntamento, domani sera, giovedì 5 aprile (ore 21), con “Morire dal ridere”, rassegna comica del Teatro Sociale di Valenza. In scena ecco Sergio Sgrilli, volto e voce della tv che da sempre unisce la sua dialettica all’inseparabile chitarra. Il tema che sarà affrontato sul palco di Valenza con “Visioni di un insonne malato d’amore”, uno spettacolo umoristico ma anche molto poetico, è quello “eterno” dell’amore. 

Un microfono e una chitarra danno voce a pensieri, paure, dubbi e riflessioni di un uomo che viaggia nell’universo dell’amore.

Storie diverse s’intersecano nella sua mente che rilegge le varie figure femminili incontrate, sognate, vissute.
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uadri, immagini, “visioni” in cui oltre a consolidare la verve comica di Sergio Sgrilli, vengono mostrati al pubblico il suo lato introspettivo e le sue doti attoriali. Lo spettatore ha la possibilità di pensare, commuoversi e ridere allo stesso tempo. Di viaggiare pur restando nello stesso luogo.

Anche nello sketch più divertente ho sempre cercato di dire cose leggibili attraverso differenti piani di lettura – sottolinea Sgrilli– . In “Visioni”, con l’aiuto di Daniele Sala, trovo il coraggio di lasciare che il mio viso indossi, oltre alla maschera comica, anche espressioni più complesse e mature.” 

Il comico con la chitarra nasce e cresce in riva al mare della Maremma toscana e di quelle terre assorbe la verve polemica e anarcoide. Coerentemente con tutto ciò Sergio Sgrilli (classe 1968) si scopre musicista autodidatta cominciando giovanissimo a calcare le scene.

Decide di dedicarsi esclusivamente alla carriera artistica e comincia a girare l’Italia, esibendosi un po’ ovunque. Nel 1996 si ferma a Milano ed entra nella grande famiglia dello Zelig, che battezza il decollo definitivo della sua carriera. Gli anni seguenti lo vedono spesso in TV, in teatro e gli portano i primi riconoscimenti rilevanti. Su tutti il Premio Walter Chiari, che riceve nel 1999. Dal 2000 al 2006 ha partecipato a tutto ciò che è Zelig in tv e live, per poi tornare nel 2009 a raccontare quanto sia duro fare il padre a 40 anni. 

Nel marzo 2012 esce il suo primo disco, Dieci Venti d’Amore, con cui aiuta l’Associazione Italiana Sindrome di Moebius, di cui è testimonial. I proventi del singolo Come va sono devoluti alla Marco Simoncelli Fondazione Onlus.

La rassegna “Morire dal ridere” proseguirà giovedì 12 aprile con “Capucine”, uno spettacolo tra ironia e nuovo circo, interpretato da Milo & Olivia.