Verranno a Novi, al museo dei Campionissimi, in una manifestazione organizzata appositamente  che si terrà nella mattinata di venerdì 11 maggio, a premiare, con una medaglia ricordo, la classe 3^G del liceo “Amaldi” indirizzo Scienze Umane. Loro sono il presidente della Fondazione “Rachelina Ambrosini” di Venticano, provincia di Avellino, l’avvocato Tommaso Maria Ferri, ed una rappresentanza della stessa. Il liceo scientifico “Amaldi” è giunto secondo nel concorso indetto dalla Fondazione con un lavoro di gruppo intitolato “Il ciclismo contro il bullismo”. Alla sua realizzazione  hanno collaborato Gaia Bellingeri, Carlotta De Stefani, Giada Di Costanzo, Carlotta Mortara E’ la terza volta che ragazzi del liceo “Amaldi” vengono premiati al concorso indetto dalla Fondazione “Rachelina Ambrosini” per la qualità dei loro lavori. In tutte e tre le volte referente è stata l’insegnante di filosofia e scienze umane Ferdinanda Demaestri, e sempre sono stati protagonisti i ragazzi dell’indirizzo di Scienze Umane. Alla realizzazione del progetto ha collaborato anche il docente di Scienze Motorie Giampaolo Orlando. Ogni anno il titolo del concorso è diverso e per la diciassettesima edizione,  tante ne sono state indette finora dalla Fondazione “Rachelina Ambrosini”, era “Nulla è impossibile per chi crede in un sogno da realizzare.” Il concorso è riservato agli studenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado ed i lavori sono valutati da una giuria composta da rappresentanti della cultura, della scuole e del volontariato.

Il progetto “Il ciclismo contro il bullismo” è dedicato a giovani che vivono particolari condizioni di disagio ed in particolar modo è rivolto alle vittime del bullismo.  Spiegato attraverso la collaborazione di esperti di psicopedagogia e di scienze motorie, è destinato a creare una piccola società di ciclocross, al fine di migliorare il recupero, l’accrescimento del livello di autostima e la sana aggregazione, pedalando verso il traguardo dell’integrazione. La Fondazione “Rachelina  Ambrosini” donerà alla scuola alcune biciclette modello ciclocross da lasciare in dotazione per una squadra ciclistica indirizza alla attenzione ei ragazzi più fragili.

Maurizio Priano