È l’azienda agricola Cassini di Isolabona (IM), associata a Coldiretti, ad aver partecipato al concorso oleario internazionale Sol d’oro Emisfero Nord, anteprima di Sol&Agrifood, ed essersi aggiudicata il premio Sol d’oro nella categoria oli monovarietali.


La gara, giunta alla sedicesima edizione e nata come anteprima del Salone Internazionale dell’Olio Extra Vergine d’Oliva (Sol&Agrifood, Verona dal 15 al 18 aprile),  ha visto sfidarsi 360 oli provenienti da Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Libano, Marocco, Portogallo, Giappone e Cile, per cercare tra questi i migliori da valorizzare e far conoscere al mondo.

L’Italia è riuscita quest’anno a conquistare dodici medaglie nelle tre categorie (Extra Vergine, divisa a sua volta in tre sotto categorie, Monovarietale, biologico), e tra queste c’è appunto la medaglia d’oro vinta dalla piccola azienda dell’imperiese, che grazie al gusto delicato e fruttato del suo olio di oliva taggiascaExtremum  ha battuto le altre 150 aziende iscritte alla categoria. È la prima volta che un’azienda ligure riesce ad aggiudicarsi l’oro nella categoria degli oli monovarietali e portare al massimo livello l’olio taggiasco, emblema della nostra Regione.

“E’ una grande soddisfazione – afferma Paolo Cassini, titolare dell’azienda Coldiretti vincitrice – vincere con il nostro olio un concorso così significativo a livello internazionale. Questo risultato è importante, non solo per me come azienda, ma per il mio territorio e per la varietà Taggiasca, oliva pregiata dalla quale si può ricavare un olio che può competere con i migliori al mondo. Grazie a questo prodotto d’eccellenza, accompagnato da una buona dose di tenacia e alla passione per il lavoro, anche un’azienda piccola come la mia ha la possibilità di esprimersi al meglio e raggiungere ottimi risultati.

Noi come azienda associata a Coldiretti – continua Paolo Cassini – siamo favorevoli alla DOP dell’olio extra vergine ligure e vorremmo che anche l’olio di oliva taggiasca ricevesse questo marchio, in modo da garantirne e proteggerne la provenienza. Per la DOP Taggiasca, è necessario analizzare ancora alcuni aspetti, in modo tale che si realizzi un percorso che tuteli e difenda veramente il territorio e la produzione locale e che, soprattutto, sia sfruttabile per la tipologia di imprese del nostro territorio, che sono imprese perlopiù medio piccole”.

L’azienda di Cassini Paolo è un’azienda, di circa 10 ettari, di cui 8 coltivati ad uliveto, che ha come obiettivo, per il prossimo futuro, di arrivare a 2500 alberi di oliva taggiasca, ma non di più, per poter gestire al meglio le piante, la raccolta delle olive, e ottenere sempre la massima qualità del prodotto finale. Il frantoio dell’azienda, che lavora anche per terzi, è attrezzato con moderni macchinari che estraggono l’olio senza aggiunta di acqua (a due fasi) in modo da mantenere al massimo le caratteristiche del frutto. È per questo che il prodotto finale è pregiato a tal punto da essersi aggiudicato diversi premi: infatti, allo stesso concorso, l’azienda dell’imperiese si era già aggiudicata dal 2003 ad oggi, sei Gran Menzioni, premi assegnati per tutte le categorie in gara per oli arrivati in finale con punteggi alti.

Ma non solo, infatti  molti sono i riconoscimenti ricevuti  grazie al suo olio, risultato di tanto amore e passione: premio l’Ercole Olivario 2016, ( concorso nazionale); la guida Flos ha inserito l’azienda nelle migliori 20 aziende al mondo “the Best 20” (2016); 1° posto All’Aipo D’argento 2016 nel leggero ( concorso nazionale); 1° posto al concorso nazionale l’Orciolo D’oro nel 2014-2015; miglior fruttato leggero della guida Gambero Rosso (2014), ed altri riconoscimenti minori.

Giulia Nicora