Egregio Direttore, le scrivo ancora una volta in riferimento al taglio degli alberi da poco avvenuto in via Marconi a Dernice.


Vorrei innanzitutto ringraziarla per lo spazio che mi ha dato, un gesto questo che ho apprezzato molto e che sposa la mia idea di giornalismo “a servizio” del territorio. Grazie alla sua testata ho avuto modo, come abitante di Dernice, di esternare il mio personale rincrescimento e delusione  per la perdita del viale alberato che accoglieva i visitatori in arrivo da Vigoponzo. Oggi esteticamente Dernice ha qualcosa in meno.

Molti non la pensano come me, ma a parer mio sottovalutano il problema, perciò approfitto della sua disponibilità per precisare quanto segue, premettendo che non esiste da parte mia nessun desiderio di polemica, ma solo la voglia di porre l’attenzione su alcuni aspetti.

Alla domanda: “Il viale non c’è più, al suo posto è possibile far ricrescere nuove piantine, magari meno pericolose, oppure si è deciso di lasciare spuntare spine ed erbacce che, una volta all’anno, saranno diligentemente falciate dal decespugliatore provinciale?” non ho ricevuto alcuna risposta convincente, solo giustificazioni, che peraltro non ho mai richiesto e che comunque ritengo alquanto discutibili.

Non capisco come il fatto che il borgo di Dernice sia collocato in un’area rurale, possa pregiudicare la bellezza del suo nucleo abitato, che passa(va) anche dal viale alberato di via Marconi; inoltre, se esiste un’ordinanza provinciale sulla sicurezza delle strade incompatibile con la presenza di viali alberati, non capisco come mai essa sia stata applicata a Dernice, ma non in molti altri paesi vicini che pure hanno subito i danni della galaverna.

Proprio perché non desidero polemizzare su una situazione già definita, ribadisco il mio profondo dispiacere per questa perdita e la mia personale speranza di veder rifiorire l’entrata del nostro paese.

Credo di non essere l’unico a desiderare una Dernice viva, attrattiva, ben curata e meta di tante persone che vi giungono per ammirare il suo splendido paesaggio, le sue vie strette e caratteristiche, la torre romanica, i resti delle fortificazioni medioevali, le belle chiesette disseminate fra i campi e i boschi e anche il nostro amato viale.

Affinchè ciò si avveri è sufficiente la buona volontà di tutti!

Lettera Firmata