Numerose  classi dell’I.I.S.  Marconi-Carbone di Tortona hanno trascorso  la mattinata dell’8 febbraio nell’incantevole sala del Teatro Civico, intrattenuti dalla Compagnia teatrale Tilt di Genova  che, nella prima parte della rappresentazione, ha messo in scena “Leopardi, Storia di un’anima”.  L’opera è stata ispirata da alcune tra le più belle e significative tra le Operette morali di G. Leopardi, incentrate sul tema ricorrente, caro al poeta-filosofo recanatese, della condizione di infelicità esistenziale a cui l’uomo viene condannato da madre Natura.  Intensamente introdotta da una citazione in greco del Vangelo di Giovanni, “ e gli uomini scelsero le tenebre”, la pièce ha preso l’avvio dal celebre “Dialogo tra Federico Ruysch e le sue mummie”, per continuare la riflessione sul destino umano  attraverso il colloquio tra la Terra e la Luna, il “Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez”  e il celebre scambio di vedute tra il Venditore di almanacchi ed un passeggere….questi gli argomenti eterni e complessi, gli atavici irrisolti dubbi dell’uomo prigioniero della ragione in lotta col sentimento, condannato a soffrire sulla Terra senza capirne del tutto i motivi, destinato, come spiega nel dialogo finale la Natura all’Anima, a scontare per tutta la durata dell’esistenza terrena l prezzo di una gloria postuma.

Nell’intervallo tra il primo ed il secondo spettacolo gli attori si sono resi disponibili a rispondere ai quesiti dei ragazzi e il confronto si è rivelato molto utile alla comprensione dei difficili temi proposti e di alcune scelte di regia, come quella di affidare il ruolo di Leopardi ad un’attrice piuttosto che ad un uomo perché, come è stato spiegato, l’obiettivo della troupe era quello di mostrare al pubblico, con tutta la delicatezza e la sensibilità possibili, l’anima di Leopardi, la sua genialità e il suo pensiero.

La mattinata in platea è proseguita con la messa in scena di alcuni Ritratti di famiglia, liberamente tratti da Cecov, Pirandello, Fo, da cui sono emersi e successivamente trattati problemi familiari e figure femminili attuali ed eterne, ben interpretate e delineate.  I testi sconfinavano volutamente tra realtà e finzione, pur rimanendo abilmente in bilico su quella sottile linea che unisce la compatibilità tra uomini e donne sull’onda delle  convenzioni.

Le numerose domande scaturite spontanee dagli studenti hanno dimostrato e consacrato il successo delle due rappresentazioni.   Entrambi gli spettacoli sono stati giudicati molto interessanti e sono arrivati a colpire la sensibilità del giovane pubblico, ottenendo un riscontro totalmente positivo proprio da coloro che di solito sono definiti i più “critici” tra gli spettatori.

Mariarosaria BENEDETTO e  Paola NASUFI – 5^AR Amministrazione, Finanza e Marketing