Per otto giorni, dal 17 al 24 gennaio, una troupe dell’emittente televisiva russa Primo Canale (Pervyj kanal) ha soggiornato a Sanremo per realizzare un documentario sulla città e i suoi dintorni; il filmato verrà trasmesso in Russia durante la settimana del Festival della Canzone Italiana, da sempre seguito con interesse nella grande nazione euroasiatica. I produttori Daria Khubova e Vasiliy Raksha, accompagnati da un cameraman fornito di un drone (come ormai è prassi abituale), sono stati accolti e accompagnati nel loro tour turistico-storico-artistico da Ciro Esse, Presidente del Club per l’Unesco di Sanremo, e da alcuni soci del Club, che hanno fatto conoscere loro tutto ciò che può interessare i cittadini russi a Sanremo e nei dintorni, da Bussana a Dolceacqua, da Bordighera a Villa Hanbury alle coltivazioni di fiori di Camporosso.

La città ha risposto con sollecitudine e partecipazione per cui il Club per l’Unesco ringrazia per la collaborazione e la disponibilità tutti coloro che si sono prodigati affinché Sanremo e le città vicine della nostra Riviera vengano presentate ai telespettatori russi nel modo migliore: Costanza Pireri Vicesindaco del Comune di Sanremo, il Direttore generale del Casinò Giancarlo Prestinoni e Marzia Taruffi, la famiglia Borsotto – in particolare Barbara – per il museo Daphné, Giuseppe Ferrea Presidente di Pigna Mon Amour, Carolina Manicone che ha aperto la Funtanassa nella Pigna e Giacomo Mannisi che ha fatto da guida, Claudio Sparago e Marco Mauro soci del Rotary Club di Sanremo che hanno fatto da ciceroni nel cimitero della Foce, Marina Moretti che ha aperto Villa Nobel, la guida Marco Macchi che ha in affido con la sua cooperativa il museo di Villa Luca a Coldirodi e la Famija Culantina di Coldirodi, Alfredo Moreschi che ha messo a disposizione della Troupe il suo archivio fotografico, Leo Perrino consigliere del Comune di Dolceacqua, Elvira Nigmatulina che ha svolto l’indispensabile funzione di interprete. E in generale tutti coloro che hanno collaborato a rendere questi otto giorni piacevolmente indimenticabili per i tre ospiti moscoviti.