Continua positivamente, per le classi del biennio dell’Amministrazione, Finanza e Marketing dell’I.I.S. Marconi di Tortona, il percorso di formazione alla scoperta delle eccellenze produttive e delle professionalità legate al mondo dell’economia.  Nelle mattinate di martedì 23 e di venerdì 26 gennaio noi studenti delle classi 1^AR e 2^AR siamo infatti stati ospiti degli stabilimenti della Centrale del Latte di Alessandria, una realtà tra le più importanti e tecnologizzate, tra quelle presenti sul territorio, nella produzione alimentare, capace di soddisfare i fabbisogni di un ampio bacino, che di estende ben oltre l’ambito provinciale e comprende l’Astigiano, il Savonese ed alcune zone del Pavese e della Toscana.

Il Presidente della Centrale, Franco Butti, ci ha calorosamente accolti e ci ha introdotto alcuni importanti concetti, fondamentali per lo sviluppo delle nostre competenze di indirizzo, come quelli di consumatore responsabile, di filiera produttiva, di tracciabilità del prodotto e di presidio di tutela.  Quest’ultimo termine è il più adatto per qualificare le attività della Centrale del Latte di Alessandria che, nata insieme ad altre a seguito di un Regio Decreto del 1929, mantiene inalterata nel tempo la sua prerogativa (oggi dovremmo dire la sua vision aziendale) di produzione e trattamento igienico di una materia prima che, a differenza delle altre, è innanzitutto un alimento.  Quella che abbiamo potuto studiare in queste due mattinate non è, quindi, una produzione industriale generica, ma una produzione giustamente denominata di “alta qualità”, perché, pur tenendo conto delle moderne logiche di mercato, antepone ad esse il principio originario di salvaguardia della salute pubblica.   Alla luce di queste considerazioni il Presidente Butti ci ha indotti ad una riflessione sulle possibili cause e conseguenze del “caso Lactalys”, recentemente scoppiato in Francia, e sul fenomeno del cosiddetto food porn, “detrattazione” degli alimenti che si identificano oramai con un modo di essere.

Il Dott. Tolomei, Responsabile della Qualità, ci ha poi dettagliatamente spiegato i protocolli di intesa che legano le aziende agricole produttrici, circa 19, alla rete della Centrale e tutti i processi relativi alla  pastorizzazione ed alla cosiddetta “catena del freddo”, che fa si che il latte della nostra zona sia trattato non per l’immagazzinamento, ma per la distribuzione diretta entro le 48 ore dalla mungitura, garantendone così  tutte le altissime qualità nutritive.

La nostra esperienza si è conclusa con la visita guidata agli impianti, dove abbiamo potuto assistere alle fasi di imbottigliamento e confezionamento per la distribuzione, realizzate con sofisticati robot di ultima generazione, tutti di produzione italiana, e con una bella bevuta di buon latte: un salutare ed ideale brindisi alla qualità del lavoro e dei prodotti del nostro territorio!

 Teresa Maria BAGGINI – 2^AR Amministrazione, Finanza e Marketing