Perché l’Ufficio Informazioni Accoglienza Turisti (Iat) di San Bartolomeo al mare è aperto tutto l’anno e quello di Diano Marina che è la località più importante del Golfo Dianese, apre soltanto nei quattro mesi estivi?

Perché per aprire l’ufficio Iat solo da Giugno a Settembre, il Comune di Diano Marina spende 42 mila euro affidandolo a Gestioni Municipali, quando, con  qualche migliaia di euro in più, si potrebbe aprire lo Iat tutto l’anno assumendo un secondo dipendente all’Ufficio turistico-manifestazioni del  Comune, il cui posto vacante è previsto nella Pianta organica comunale?

Vero che Gestioni Municipali è una Società Partecipata interamente di proprietà del Comune di Diano Marina, quindi alla fine si tratterebbe di soldi “girati” a sé stessi in quanto gli eventuali utili sarebbero comunque del Comune, ma non sarebbe meglio assumere questo secondo dipendente da affiancare al responsabile dell’Ufficio Turistico del Comune, Alberto Rivera?

Questa figura professionale, prevista dalla recente Pianta Organica approvata dalla Giunta Comunale potrebbe occuparsi di tenere aperto almeno 10 mesi all’anno l’Ufficio Iat, inoltre potrebbe sostituire Rivera quando è in ferie o va all’estero e programmare meglio l’attività turistica.

Il Comune di San Bartolomeo al Mare, infatti riesce a garantire l’apertura annuale dello Iat perché non soltanto la sede coincide con quella dell’Ufficio del comune, ma ancora prima quando gli Iat erano gestiti dalla Provincia di Imperia, la dipendente del Comune è sempre stata molto vicina alla struttura dello stesso Iat.

E allora perché non fare lo stesso  a Diano Marina?

D’altro canto è stato il presidente di Gestioni Municipali, Domenico Surace, in una recente discussione con un nostro collaboratore, nonché il presidente degli albergatori, Amerco Pilati, ad evidenziare la necessità di aprire almeno dieci mesi all’anno l’ufficio turistico di Diano Marina, escludendo i mesi di novembre e febbraio.

Surace, addirittura, si era proposto di  tenere aperto lo Iat negli altri periodi dell’anno anche con una sola addetta o anche solo nel fine settimana  se il Comune avesse fatto un piccolo e ulteriore sforzo finanziario.

La cosa poi è caduta nel nulla, perché il Comune ha ritenuto sufficiente la somma già stanziata, ma che lo Iat possa essere utile anche in altri periodi dell’anno, quando nel week end i turisti arrivano a Diano Marina e trovano tutto chiuso, è palese.

Uno Iat aperto tutto l’anno, inoltre,  potrebbe curare i rapporti con le amministrazioni comunali piemontesi e lombarde per le cosiddette “vacanze invernali per anziani” nonché contatti con altre strutture  presenti nel Golfo Dianese  (associazioni, alberghi, società sportive, o altro)  al fine di promuovere  il territorio anche nella stagione primaverile e autunnale.

Il lavoro, insomma sarebbe parecchio e la potenziale crescita del turismo potrebbe essere notevole.

E allora, perché non  aprire lo sportello Iat di Diano Marina anche altri mesi? Magari assumendo quella figura professionale prevista dalla Pianta organica del Comune il cui posto è vacante?

Oppure, nel caso questa soluzione (che sarebbe la più economica) non fosse praticabile, si potrebbe stipulare un accordo con GM per ampliare l’apertura dello Iat. Vero che GM è una municipalizzata e ha una propria autonomia, ma ogni azienda Municipalizzata segue le direttive dei proprietario che in questo è il Comune, per cui grossi contenziosi non dovrebbero sorgere.

Se si vuole veramente far crescere il turismo a Diano Marina, come continuano a ripetere gli Amministratori Comunali, quella dello Iat è  un’attività imprescindibile che non può essere limitata a soli 4 mesi all’anno.

Se non si è in grado di attuarla si possono cercare soluzioni alternative, magari con l’assunzione di giovani formati ad hoc, oppure far ricorso al servizio civile o altro, ma è inammissibile che il secondo Comune turistico della Liguria da ottobre a giugno non abbia un ufficio Iat funzionate.

Lo Iat, in qualche modo, deve aprire anche in autunno e primavera.

In caso contrario tutte parole e gli interventi che si fanno per incentivare il turismo, rischiano di essere inutili.

Angelo Bottiroli