Si terrà sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre la ciclocamminata promossa da Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, dagli undici comuni interessati dal Terzo Valico ovvero Alessandria, Arquata, Carrosio, Gavi, Fraconalto, Novi, Pozzolo, Serravalle, Tortona, Vignole e Voltaggio, oltre che da Rfi e proposta e voluta in particolare dal commissario straordinario al Terzo Valico Iolanda Romano ma si moltiplicano le prese di posizione contro questo evento.

In questi ultimi giorni, oltre al Movimento 5 Stelle, da sempre contrario alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi e che ha emesso un comunicato firmato dai gruppi di Novi, Alessandria, Tortona, hanno espresso la loro contrarietà anche il club alpino italiano sezione di Novi e la cooperativa Valli Unite di Costa Vescovato. La cooperativa Valli Unite scrive sulla propria pagina facebook: “Valli Unite da sempre ricerca la tutela e la cura dell’ambiente e del territorio, il rispetto per la Madre Terra che ci nutre … prendiamo le distanze dalle iniziative promosse da Enti territoriali, Consorzio di tutela insieme a Rete Ferroviaria Italiana e Commissario di Governo per il Terzo Valico programmate per questi giorni. Da sempre ci opponiamo alle grandi e inutili opere che devastano il territorio, arricchiscono le solite tasche, avvelenano la nostra salute con l’amianto. Accogliamo da sempre turisti e amici a conoscere le bellezze nella nostra Terra: ce ne prendiamo cura quotidianamente. Riteniamo inopportuno indire una iniziativa di “valorizzazione del territorio” proprio da chi ne perpetra la distruzione e ancor più umiliante pensare poterne compensare il disagio con simili iniziative.”

Il club alpino italiano di Novi esprime la sua contrarietà in un comunicato sottoscritto da Maria Grazia Gavazza, operatore Tam ovvero il gruppo che si occupa di territorio ed ambiente montano, dal presidente Marco Cagetti e dai componenti del direttivo Gianni Brocca ed Antonio Repetto. Nel comunicato si legge che fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1863, il Cai “si è distinto dalle altre associazioni contemporanee per avere inserito nel proprio statuto, oltre alla conoscenza scientifica delle montagne, la difesa dell’ambiente naturale. La sede centrale fornisce indicazioni, in genere basate su studi ed analisi approfondite, sulle linee guida da seguire ma le sezioni godono di una certa autonomia di azione, sempre nel rispetto delle indicazioni della sede centrale. In merito alle tematiche della Tav e del Terzo Valico, veramente complesse e ricche di variabili, non c’è stata una presa di posizione ufficiale in alcun senso. La sezione Cai di Novi ha scelto di non aderire all’iniziativa della cicloescursione proposta dal commissario per il Terzo Valico per il 30 settembre ed il primo ottobre.”

Nel comunicato si spiega: “Il territorio attraversato dalle opere del Terzo Valico è quello in cui vivono i nostri soci: i disagi e le modifiche del paesaggio apportate dai cantieri e dai siti di smaltimento dei detriti sono evidenti. Il timore di un peggioramento della qualità della vita per l’alterazione dell’ambiente, ad esempio per la diffusione di polveri di amianto, è condivisa da molti.” Quindi una puntualizzazione sugli appalti: “Alcune vicende poco chiare riportate dagli organi di stampa in merito ad appalti e gestione dei cantieri ed alcune affermazioni poco felici da parte di responsabili dei lavori hanno sollevato dubbi ed interrogativi su questo progetto.”

Concludendo: “In base a queste considerazioni e nel rispetto dell’opinione di molti soci si è quindi arrivati alla conclusione, comunicata già il 21 e 22 luglio al gruppo regionale Cai Piemonte, al presidente della sezione di Alessandria ed ai rappresentanti del Commissario del Terzo Valico, di non partecipare, come sezione Cai di Novi Ligure, a questa iniziativa.”

Il Movimento 5 Stelle di Novi, Tortona ed Alessandria rileva come luoghi interessati dall’iniziativa, come la Benedicta, rappresentano  la memoria storica ed inviolabile di una nazione e di un popolo. “La Benedicta e la sua sacralità, la memoria di quel luogo e del sacrificio delle decine di martiri e delle centinaia di deportati, tantissimi mai ritornati, sono la storia della nostra terra e della Resistenza, la memoria più importante nel nostro territorio. Per questo non è possibile restare indifferenti di fronte a chi vuole strumentalizzare questo luogo sacro svendendone il ricordo sull’altare di un’opera, il Terzo Valico, che è devastazione di una terra bagnata dal sangue dei Martiri oltre che fonte di malaffare come ormai evidente dalle cronache giudiziarie:” Il Comitato “No Terzo Valico” ha indetto per il primo ottobre la manifestazione “Giù le mani dalla Benedicta” con ritrovi alle ore 7 ad Arquata in Via Libarna 382 ove è la sede del comitato e a Campomorone in Piazza Marconi oppure direttamente alla Benedicta alle 9.

La giornata trascorrerà con racconti e suggestioni della Resistenza in Liguria e nel basso Piemonte curati da Ennio Cirnigliano, canti e musiche della Resistenza e con un pranzo in compagnia. La speranza è che non ci siano incidenti quando esponenti contrari al Terzo Valico e partecipanti alla ciclocamminata si incontreranno al Sacrario dei Martiri della Benedicta.

Maurizio Priano