I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Novi Ligure hanno denunciato un pensionato novese di 60 anni, incensurato, responsabile del reato di tentata estorsione.

L’uomo avrebbe spedito biglietti intimidatori anonimi per posta ordinaria ad alcuni commercianti della zona, con scritte in stampatello, prospettandogli la necessità di corrispondere non meglio precisate somme di denaro al fine di ottenere “protezione”, minacciando ritorsioni qualora si fossero rivolti ai carabinieri, e avvertendo che a breve si sarebbe presentato un uomo incaricato di riscuotere il denaro.

I biglietti minatori, nonostante la mancata presentazione nei giorni successivi di chi avrebbe riscosso “il pizzo”, avevano comunque destato molta preoccupazione, anche per via del tono ricattatorio degli stessi, che riportavano scritte del seguente tenore: “Sappiamo tutto di te, hai bisogno di protezione o avrai molti guai… Vicino a te un nostro amico ti consiglierà per non avere problemi” oppure “Hai avvertito gli sbirri… scoppierà una bomba con i chiodi e non avrai più clienti. Tutti già pagano”.

I biglietti, arrivati nel giro di qualche giorno ad almeno quattro diversi commercianti alla fine del mese di marzo e poi nuovamente a luglio, sono stati da subito portati ai Carabinieri. Non è stata sottovalutata alcuna pista, sono aumentati i controlli in zona e sono stati analizzati approfonditamente tutti i dettagli, a partire da quelli comuni ai diversi commercianti, fino ad arrivare all’uomo. I sospetti si sono concentrati sul sessantenne anche grazie al contributo del Comune di Novi Ligure, che ha fornito diversa documentazione sui numerosi esposti inviati dallo stesso. L’uomo, infatti, nel tempo, aveva più volte sollevato diverse rimostranze contro alcuni commercianti e di conseguenza anche contro il Comune, per delle autorizzazioni concesse e a suo avviso inopportune.

Alla base del gravissimo gesto c’era probabilmente un rancore di fondo, che l’uomo ha così crudelmente sfogato, senza tenere conto delle conseguenze che avrebbe potuto comportare, o forse tenendone conto ed esacerbando volutamente le frasi utilizzate. È quanto si dovrà chiarire in questa assurda quanto inammissibile vicenda.

L’attività d’indagine è stata ultimata con la perquisizione che ha inchiodato l’uomo alle sue responsabilità. È stato infatti rinvenuto presso la sua abitazione il materiale utilizzato per la composizione dei biglietti intimidatori.

Interrogato dai Carabinieri di Novi Ligure, delegati dall’Autorità Giudiziaria titolare dell’indagine, l’uomo ha ammesso tutto ma non ha saputo fornire spiegazioni convincenti.

Al momento sono cinque i commercianti che hanno denunciato la vicenda, ma è probabile che altri siano stati fatti oggetto di medesime intimidazioni e sono pertanto invitati a presentarsi negli uffici della caserma di Novi Ligure per sporgere denuncia.

È molto importante, infatti, ricostruire tutti gli episodi, al fine di circostanziare l’esatta portata della condotta dell’uomo.